Inizia a svuotarsi l’infermeria di Monzello e questa è una buona notizia per Sandro Nesta. I biancorossi sono reduci da due prove in evidente crescita contro delle grandi del campionato come Atalanta e Milan ma non hanno raccolto nulla, anche per questo ogni risorsa in più è accolta con il sorriso.
Un po’ i portieri avversari, un po’ le decisioni degli arbitri, ma la discreta produzione offensiva offerta dai bagaj è andata sprecata negli ultimi 180 minuti. Mercoledì sono stati decisivi Carnesecchi e l’arbitro, mentre sabato Maignan e il direttore di gara. Due partite, due gol annullati, due risultati compromessi. E soprattutto zero punti messi in classifica.
Monza-Lazio: la sfida dell’ex Nesta e i successi di Baroni
Ora all’U-Power Stadium arriva un’altra squadra abituata a lottare per ben altre posizioni, la Lazio di mister Marco Baroni. Attenzionato in estate anche dal Monza, tanto che aveva ricevuto a Firenze la visita di Adriano Galliani e François Modesto negli stessi giorni in cui Raffaele Palladino firmava per la Fiorentina, il tecnico biancoceleste insieme agli ottimi risultati sta macinando anche qualche piccolo record nella sua nuova esperienza: nessun allenatore, prima di lui, aveva vinto 10 delle prime 14 partite disputate con la formazione della capitale. Un traguardo che dà la misura dell’ottimo lavoro svolto da Baroni.
Ci avevano visto bene i dirigenti del Monza che, dopo la tanto inattesa quanto meritata salvezza con l’Hellas Verona, lo avevano contattato e gli avevano offerto la panchina brianzola. Non è stato un “no”, perché Baroni era anche disponibile ad accettare l’incarico, semplicemente ha preferito la grande occasione di giocarsi le coppe europee con la Lazio piuttosto che la salvezza in biancorosso. E con la squadra della città eterna sta facendo grandi cose, rivitalizzando giocatori che sembravano ai margini delle precedenti gestioni, come Castellanos promosso titolare dopo l’addio di Immobile oppure Pedro e l’ex Monza Rovella o ancora Dia recuperato dalle sabbie mobili della Salernitana, e facendone esplodere altri, come ad esempio Noslin, che l’ha seguito da Verona con coraggio. La Lazio è molto più avanti di quanto non ci si potesse aspettare nel suo processo di ricostruzione.
Monza-Lazio: i convocati ufficiali di Nesta
Nesta, da sempre legato all’ambiente biancoceleste, lui che è stato capitano dello scudetto vinto nel 2000, lo sa benissimo. Dopo la sfida al Milan arriva un altro colpo al cuore, ma il Monza viene prima di tutto. Soprattutto ora che il gruppo inizia a rinsaldarsi, nonostante il momento di difficoltà e l’ultimo posto in classifica.
Negli ultimi giorni sono tornati in gruppo Pessina, fuori contro i rossoneri per una botta subita a Bergamo, e Petagna, rientrato dopo aver dovuto rifare dal principio la preparazione in seguito ad una brutta polmonite. Birindelli e Ciurria erano già a disposizione e dunque gli assenti sono solo i lungo degenti Cragno, Sensi e Gagliardini, mentre è da valutare Forson. Nesta avrà qualche possibilità in più, soprattutto a partita in corso, ma per quanto riguarda l’undici iniziale è difficile pensare a qualcosa di molto diverso da quello visto contro il Milan.
Dal punto di vista della tenuta atletica, poi, ci sarà il piccolo vantaggio da sfruttare dell’impegno laziale di Europa League di giovedì sera (successo per 2-1), per provare a strappare punti fondamentali con una grande del campionato domenica, considerato anche che, fino ad ora, i biancorossi brianzoli hanno sempre messo in campo prestazioni importanti nelle gare con le formazioni più forti del torneo.
I convocati: 4 Izzo, 5 Caldirola, 10 Caprari, 11 Djuric, 13 Pedro Pereira, 14 Maldini, 19 Birindelli, 21 Pizzignacco, 22 Pablo Marí, 24 Maric, 27 Valoti, 30 Turati, 32 Pessina, 37 Petagna, 38 Bondo, 42 Bianco, 44 Carboni, 47 Mota Carvalho, 52 Postiglione, 69 Mazza, 77 Kyriakopoulos, 80 Vignato.