Il milanista che ferma il Milan si chiama Gabriele Zappa e sulle sponde della Sardegna, il Cagliari in cui gioca, ci è arrivato a partire dalla Brianza. Villasanta, per la precisione, e poi la Nuova Usmate, prima di spiccare il volo verso la massima categoria del campionato italiano di calcio. In serie A ci è arrivato nel 2020 con esordio il 20 settembre di quell’anno contro il Sassuolo – partita finita 1-1, ingresso da riserva. Si è guadagnato presto il posto da titolare e da allora non l’ha più lasciato: è un difensore, terzino, ma è nato calcisticamente attaccante e lo ha dimostrato nella sfida di sabato a Cagliari contro il Milan di cui è tifoso da sempre. I rossoneri hanno prima pareggiato il vantaggio cagliaritano con un gol di Leao che ha risposto a quello di Zortea, poi si sono fatti raggiungere altre due volte, in entrambi i casi con due reti di Gabriele Zappa, l’ultima delle quali allo scadere.
Calcio: Gabriele Zappa, dal Cosov alla Nuova Usmate fino all’Inter
Nato il 22 dicembre del 1999 a Monza, Gabriele Zappa è cresciuto nel Cosov di Villasanta, palestra provinciale di tanti talenti, dove ha preso dimestichezza con il campo per tutte le elementari, quindi è passato alla Nuova Usmate per un paio di anni: lì è stato notato dall’Inter, che lo ha voluto nella sua Accademia per entrare nelle giovanili nerazzurre, con cui ha vinto anche il campionato Primavera, una Supercoppa di categoria e un Torneo di Viareggio. Dopo una stagione a Pescara, da ventenne è passato al Cagliari. Alla soglia dei 25 anni, è stato spesso convocato anche in nazionale Under 21.
Calcio: Gabriele Zappa e gli amici di Villasanta
“Gabriele frequenta ancora i compagni che aveva qui quando era bambino. Ogni tanto si organizzano e scendono in Sardegna per andare a trovarlo e guardare le partite allo stadio” ha detto lo scorso anno il direttore sportivo del Cosov, Michele Cazzaniga, al giornalista Gianluca Di Marzio, che ha dedicato un servizio alla società in cui è cresciuto anche Lorenzo Pirola, oggi all’Olympiakos dopo due anni alla Salernitana. “Zappa segnava tanto, ma io l’ho sempre fatto giocare sulla fascia, anche se non tutti erano d’accordo” ha aggiunto il ds villasantese.