Giussano: vandali contro le sedi di Forza Italia e Fratelli d’Italia, la condanna dei segretari

La condanna dei segretari Veggian e Ceppi dei vandalismi contro i comitati elettorali di Forza Italia e Fdi.
Forza Italia Giussano
Forza Italia Giussano

Meloni vogliamo un tuo aborto. Ti prego uccidi”, “Siete solo lesi, perché fasci appesi”. Sono due delle frasi che sono state scritte con la vernice rossa sulle vetrate delle sedi elettorali di Fratelli d’Italia e Forza Italia di Giussano. Gli atti vandalici si sono verificati nella notte tra lunedì e martedì. Immediata la condanna dei comitati provinciali e comunali dei due partiti.

Giussano: vandali contro le sedi di Forza Italia e Fratelli d’Italia, i commenti di Veggian e Ceppi

«Vogliamo esprimere la nostra ferma condanna per gli atti vandalici contro le sedi di Forza Italia e Fratelli d’Italia a Giussano, gesti che esprimono sentimenti di violenza, odio e vigliaccheria che nulla hanno a che fare con la competizione politica», hanno dichiarato Luca Veggian e Roberto Ceppi, rispettivamente segretario provinciale di Forza Italia e presidente provinciale di Fratelli d’Italia.

«Le idee diverse non possono giustificare un attacco così intriso di odio e intolleranza, un gesto di una bassezza e mancanza di rispetto così grande verso militanti, volontari e candidati che altro non vogliono se non il bene per il futuro di Giussano», hanno concluso.

Giussano Adriano Corigliano
Giussano Adriano Corigliano

Giussano: vandali contro le sedi di Forza Italia e Fratelli d’Italia, il commento del vice sindaco

Non si è fatto attendere il commento di Adriano Corigliano, attuale vicesindaco, a capo di Forza Italia Giussano, di cui nelle scorse settimane sono stati strappati i manifesti elettorali.
«Ennesima vigliaccata che non ci fermerà. Questa non è politica, questa è maleducazione ed ignoranza. Rabbia, sgomento e amarezza. Ma, concedetecelo, anche delusione per una deriva sempre più preoccupante. Quanto accaduto questa notte contro il nostro comitato elettorale non è solamente un atto di vandalismo, ma un attacco mirato alla libertà di espressione», ha riferito Corigliano.