Frenano export, produzione industriale e aspettative: dopo un 2018 positivo, il 2019 per le imprese TOP500+ ha segnato una decelerazione. Sono ottocento le aziende protagoniste della ricerca presentata nel salone d’onore della Villa reale di Monza lunedì 2 dicembre e in edicola con il Cittadino (anche nel formato digitale) giovedì 5 e sabato 7 dicembre 2019.
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Imprese con ricavi che vanno da 3,6 miliardi a 8,8 milioni di euro, un fatturato complessivo record di 52,5 miliardi euro e un risultato di esercizio di quasi 2 miliardi. Un tessuto imprenditoriale vivo, dinamico e resiliente che però sconta il rallentamento del contesto macroeconomico globale, soprattutto sul fronte dell’export dopo la forte crescita del 2017.
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Il progetto di ricerca e di analisi dei dati economico-finanziari realizzato dal Centro Studi Assolombarda – promosso da Assolombarda in collaborazione con PwC e con il sostegno di Banco BPM – fotografa un territorio che si conferma, anche quest’anno nell’analisi condotta sui bilanci 2018, uno tra i principali distretti manifatturieri d’Europa.
Il tema centrale è quello dell’innovazione, declinata in tutti i suoi aspetti: dal punto di vista dei prodotti, dei materiali, della tecnologia, dell’organizzazione del lavoro, della commercializzazione.
La classifica si apre con sei aziende “Top performer”, ovvero con un fatturato superiore al miliardo di euro, e una novità: Esprinet S.p.A (Vimercate) si conferma al primo posto, la new entry Mediamarket S.p.A (che nel 2018 ha trasferito gli uffici headquarter a Verano Brianza) si inserisce subito al secondo, poi BASF Italia S.p.A. (Cesano Maderno), STMicroelectronics S.r.l. (Agrate Brianza), Decathlon Italia S.r.l. (Lissone), Candy S.p.A. (Monza).
Seguono, con poco distacco, le altre quattro aziende che completano la top 10, con fatturati compresi tra 977 e 762 milioni di euro: Roche S.p.A. (Monza), Gruppo Fontana (Veduggio con Colzano), SOL S.p.A. (Monza), Vender S.p.A. (Brugherio), queste ultime tre radicalmente e storicamente legate al territorio.
Oltre alle eccellenze della “top 10”, anche le prime 50 posizioni mostrano fatturati di rilievo: da sole sommano oltre il 56% del fatturato complessivo del ranking, 35 su 50 appartengono al manifatturiero a conferma della grande vocazione produttiva che caratterizza da sempre il territorio di Monza e Brianza.
Rispetto allo scorso anno le ‘top’ sono più stabili in classifica: ne escono 86, rispetto alle 104 della precedente edizione (le uscite sono per ragioni oggettive: scese in classifica sotto quota 800, acquisite, liquidate, trasferite fuori provincia). Le restanti 714 confermano quindi la loro presenza, ma variano nelle posizioni: 348 salgono, 350 scendono e appena 16 rimangono stabili.
In Villa reale a Monza – L’evento di presentazione è stato coordinato dal chairman Antonio Calabrò, vicepresidente di Assolombarda e presidente dell’Editoriale il Cittadino, che ha moderato la serata.
«Leggere i numeri è un’attività essenziale per comprendere un territorio: la ricerca che presentiamo oggi ci dà la possibilità di fotografare le nostre eccellenze imprenditoriali», ha detto.
VIDEO: La presentazione nelle parole di Antonio Calabrò e Valeria Negri
In apertura Carlo Edoardo Valli (vicepresidente di Camera di Commercio Mi, MB, Lodi), il sindaco di Monza Dario Allevi – che nel suo intervento ha sottolineato ancora l’importanza strategica per il territorio del prolungamento della metropolitana a Monza, dell’importanza delle prossime Olimpiadi Milano-Cortina 2026, ma soprattutto dell’importanza che hanno per il territorio il capitale umano e la formazione – Valeria Negri (Centro studi di Assolombarda) e Francesco Ferrara (Pwc Italia) che hanno presentato la metodologia della ricerca.
Poi la tavola rotonda con il viceministro allo Sviluppo economico Stefano Buffagni, il vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala, che ha pungolato il viceministro sui tempi biblici per la realizzazione di opere considerate strategiche come Pedemontana, Andrea Dell’Orto (presidente del presidio territoriale e vicepresidente di Assolombarda), Luca Manzoni (responsabile corporate di Banco Bpm) e Giovanni Andrea Toselli (amministratore delegato di Pwc Italia) che hanno commentato i dati e approfondito la ricerca inserendola in un quadro più ampio.
«Il tessuto produttivo del territorio di Monza e Brianza- sottolinea Andrea Dell’Orto – mostra una decisa decelerazione a cominciare dall’attività produttiva manifatturiera e dall’export che è in flessione di oltre 8 punti percentuali nei primi sei mesi del 2019. Un quadro fortemente influenzato da un rallentamento del commercio mondiale, ma che le imprese sapranno affrontare anche attraverso nuove strategie che vedono l’innovazione quale driver per tornare a crescere. Una leva che per attivarsi e generare sviluppo necessita di competenze aggiornate e investimenti in nuovi processi e prodotti da offrire ai mercati internazionali».
Al presidente di Assolombarda, Carlo Bonomi, sono state affidate le conclusioni.
«I numeri dei Top 500 confermano ancora una volta la forza e il successo dell’intraprendenza e dell’attrattività di questo territorio, la sua enorme capacità di affinare e trasformare nel tempo le sue specializzazioni produttive – ha commentato il presidente di Assolombarda – Ma siamo tornati a crescita zero. Il forte rallentamento economico del 2018 ha colpito pesantemente anche la produzione manifatturiera lombarda che, nei primi nove mesi dell’anno, registra solo un +0,3%, rispetto al +3,0% dell’anno precedente. La frenata di PIL e dell’export si sono purtroppo estese a tutta la fascia del Nord. Se per la domanda estera scontiamo l’effetto della guerra sui dazi, i motivi che ci hanno portato a essere gli ultimi per crescita in Europa sono dovuti all’assenza di una politica industriale del Paese. Avevamo chiesto di concentrare tutte le risorse sul cuneo fiscale e ci hanno restituito una manovra con più deficit, più debito pubblico, più tasse. Per non parlare del fortissimo ridimensionamento di Industria 4.0 e della rinuncia alle politiche attive del lavoro. In queste condizioni, anche un territorio ricco di eccellenza come quello lombardo e in particolare di Monza e Brianza, che guardando al confronto con il precrisi segnano rispettivamente +1,1% e +2,8% mentre l’Italia è ancora indietro al -3,3%, fatica a esercitare la funzione di locomotiva del Paese. Serve più consapevolezza e più coraggio per affrontare quanto sta accadendo in molte filiere industriali decisive per l’Italia e per l’Europa. Questo deve essere il nostro impegno».
Tra il pubblico il mondo dell’imprenditoria, i rappresentanti delle istituzioni, tra cui il presidente della Provincia Luca Santambrogio, e delle forze dell’ordine con il prefetto Patrizia Palmisani, il questore Michele Davide Sinigaglia, il capitano della Compagnia di Monza dei carabinieri Pierpaolo Pinelli.
VIDEO: Le interviste a Bonomi, Buffagni, Dell’Orto, Allevi
I numeri – Tornando ai numeri, tra i comuni “top” per totale ricavi Monza risulta il più “ricco”, con 11,2 miliardi di euro di fatturato complessivo (il 21,4% del totale) e al primo posto in classifica con 132 aziende residenti, il 16,5% del totale). Il secondo comune è Vimercate con 8,4 miliardi di euro e 80 aziende residenti, seguito da Agrate Brianza con 4,1 miliardi di euro e 47 aziende. Lissone è il quarto comune con 2,6 miliardi di euro e 29 aziende, segue Cesano Maderno con 2,5 miliardi concentrati su 25 aziende.
La zona Monza e Brianza Est, con comuni come Vimercate e Agrate Brianza, presenta la più alta concentrazione di fatturato: 20,5 miliardi, il 39,1% del totale, e 318 aziende della TOP500+.
«Banco BPM anche quest’anno è a fianco di TOP 500, una manifestazione prestigiosa che premia le migliori aziende del territorio, consapevole dell’importante momento di dialogo e di confronto con il tessuto economico locale – spiega Luca Manzoni, responsabile Corporate di Banco BPM – Nell’area di Monza e Brianza, che rappresenta uno dei territori più dinamici d’Italia, abbiamo una presenza del 14,3%, dato che conferma la nostra leadership, frutto di un rapporto privilegiato con la clientela. A Monza abbiamo diverse strutture dedicate allo sviluppo del business: filiali, gestori imprese e un centro corporate per le aziende di più grande dimensione. Oltre ai fondamentali servizi tradizionali di commercial banking, Banco BPM offre anche quelli più sofisticati di investment banking, di supporto all’internazionalizzazione, di finanza strutturata per la crescita e lo sviluppo delle nostre aziende ed eccellenze».
La ricerca sarà in edicola con il Cittadino in un inserto speciale di 96 pagine in allegato gratuito alle edizioni di giovedì 5 e sabato 7 dicembre 2019.
Alla Top 500+ è abbinata la promozione sull’abbonamento digitale “TOP500” che dà diritto a una abbonamento digitale annuale a 35 euro (anziché 49,99 euro) a una delle cinque edizioni del Cittadino (Monza, Brianza nord, Brianza sud, Vimercatese, Valle del Seveso).
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LA DIRETTA VIDEO 1: l’intervento di Dario Allevi e l’analisi di Valeria Negri