Agrate, paura per la St: secondo il Pd ci sono mille esuberi da scongiurare

Dopo l'audizione in commissione regionale Pd e Avs ancora più preoccupati del futuro della multinazione in Brianza: chiesto un tavolo urgente.
Regione Gigi Ponti
Il consigliere regionale Pd Gigi Ponti

«Un incontro importante sia per gli aspetti occupazionali che strategici, ma tardivo a causa della mancanza di iniziativa della giunta Lombarda. Quanto abbiamo ascoltato oggi in Commissione segnala e rafforza il forte disequilibrio di prospettive di sviluppo futuro tra il sito di Agrate e gli altri impianti sul territorio italiano e francese». Sono le parole con cui il consigliere regionale brianzolo Gigi Ponti (Pd), sottolinea la seduta della commissione Attività produttive di giovedì 17 aprile, quanto si è parlato di presente e futuro della StMicroelectronics di Agrate Brianza in un’audizione che che Dem e Avs (Onofrio Rosati, Alleanza Verdi Sinistra) avevano chiesto oltre un mese fa, seguita anche da un question time.

Agrate, paura per la St: 10mila famiglie legate all’indotto

Presenti in commissione anche le organizzazioni sindacali e gli enti locali interessati, cioè la Provincia di Monza e Brianza e il Comune di Agrate stesso. «Ci sono in ballo oltre mille esuberi che abbiamo il dovere di scongiurare – aggiunge Rosati – anche perché l’impatto reale coinvolgerebbe fino a 10mila famiglie legate all’indotto. È indispensabile il ritiro di questo piano industriale, che, come emerso chiaramente anche oggi, non risponde alle reali esigenze produttive e occupazionali, ma appare esclusivamente orientato alla riduzione dei costi».

Agrate, paura per la St: per Ponti serve un tavolo specifico urgente

Quanto ascoltato in audizione, dice Ponti, non fa altro che peggiorare le preoccupazioni sul futuro: «Parliamo di una delle crisi più complesse del sistema produttivo lombardo», ha detto, aggiungendo, insieme a Rosati che «che si torni a discutere al più presto, stavolta con la presenza dell’assessore Guido Guidesi. È necessario il coinvolgimento diretto della giunta regionale, finora assente, e l’attivazione urgente di un tavolo specifico per individuare misure concrete a sostegno del sito di Agrate, oggi chiaramente penalizzato».

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