Un pizzico di Brianza nella prima della Scala di sabato 7 dicembre. Perché la straordinaria bellezza di Tosca nasce anche dall’arte di una cesanese: è Mara Casasola, 40 anni, truccatrice del Teatro alla Scala di Milano che ha trasformato la grande diva dell’opera mondiale Anna Netrebko in Tosca.
LEGGI L’intervista completa è in edicola sul Cittadino Ed. Valle del Seveso
Sino a una manciata di anni fa Casasola abitava in corso Como, a due passi dal luogo di lavoro, poi ha detto basta al caos della città e si è trasferita a Cesano Maderno. Il lavoro, bellissimo, è rimasto lo stesso. Bambina e poi ragazza, la cesanese d’adozione era stata una figurante del teatro. «Una volta mi trovai accanto a Placido Domingo», ricorda.
LEGGI Dove vedere in Brianza la “prima” della Scala di Milano: la stagione apre con Tosca di Puccini
Il suo sogno? Fare la ballerina o l’archeologa. Poi, nel 2005, il destino le ha messo davanti una grande opportunità: lavorare dietro le quinte dopo aver frequentato l’Accademia della Scala: «Formavano truccatrici e addetti alle acconciature delle parrucche. Fu mia mamma, Graziella, a convincermi. Lei e mio papà Bruno, oggi entrambi scomparsi, hanno sempre creduto in me». E a ragione, visto che Mara non solo da 15 anni lavora costantemente per il trucco degli artisti del teatro milanese, ma ultimamente ha seguito i protagonisti delle “Prime”. Ed è anche docente.
Debutto nel 2017 con Annalisa Stroppa nell’“Andrea Chénier”, l’anno dopo con Ildar Abrazacov in Attila («Con l’uomo bisogna fare attenzione: il trucco c’è, ma non si deve vedere»).
Quest’anno Anna Netrebko, in una seduta di un’ora e mezza e rigorosamente nel suo camerino: «È una vera diva, a livello della Callas, è uno dei maggiori soprani degli ultimi 10 anni, ma è rimasta una persona molto umana». E Nel tempo libero? C’è Cesano Maderno.