Un finale di stagione e una rassegna estiva: riparte da qui il teatro Binario 7 di Monza, che ha deciso di scommettere sulla riapertura delle sale programmando una serie di spettacoli. “Abbiamo bisogno di tornare a vivere i teatri, i cinema, i concerti, i musei e tutti i luoghi della cultura che in questo periodo tacciono e attendono” ha scritto il direttore artistico Corrado Accordino nei giorni scorsi rivolgendosi al pubblico.
“Se, come tutti ci auguriamo, nelle prossime settimane la situazione migliorerà e la Lombardia passerà in fascia gialla, potremo rialzare il sipario con tutte le precauzioni previste dal protocollo sanitario. E allora vi vogliamo raccontare quello per cui abbiamo lavorato nelle scorse settimane”.
Tre spettacoli per chiudere la stagione che non c’è stata, intanto: sono “Quel che resta – a proposito di mobbing, shocking e altre amenità”, in cartellone da giovedì 29 aprile a sabato primo maggio, di e con Monica Faggiani in una produzione del Teatro dell’Allodola; “Il cattivo bambino” con Corrado Accordino e Valentina Paiano e musica dal vivo di Saarh Demagistri e Alberto Turra (da giovedì 13 maggio a domenica 16); e poi “Open – La mia storia” tratto dall’autobiografia di Andrè Agassi, sabato 22 e domenica 23 maggio, una lettura scenica di Nicola Bortolotti, Lorenzo Fontana, Alessandro Mor, Franca Penone, Elena Russo Arman (produzione Teatro dell’Elfo).
«Abbiamo immaginato di presentare tre spettacoli compresi fra la fine di aprile e il mese di maggio. Nella consapevolezza delle difficoltà organizzative dovute al periodo, abbiamo scelto spettacoli che, grazie alla disponibilità di artisti e maestranze, ci consentiranno di poter confermare o meno gli eventi anche con il breve anticipo concesso dalle disposizioni delle autorità» ha aggiunto il direttore artistico.
E poi una stagione estiva, con spettacoli in anteprima assoluta e altri, perché possa «essere un’estate di rinascita», il cui calendario sarà reso noto a breve. Gli abbonamenti alla stagione 2020/2021 rimangono validi: gli ingressi rimanenti si potranno utilizzare per il finale di stagione, per la rassegna estiva o per la prossima stagione. Il teatro è al lavoro per riprendere gli spettacoli annullati a causa della pandemia.
«Vorrei ringraziare molti di voi che in questi mesi ci hanno scritto sostenendoci e facendoci sentire affetto. Tutti noi abbiamo bisogno di tornare a vivere i teatri, i cinema, i concerti, i musei e tutti i luoghi della cultura che in questo periodo tacciono e attendono – ha concluso Accordino -. L’arte, in ogni suo aspetto, è il più profondo linguaggio dell’anima e ciò che ci fa sentire vivi e partecipi di una storia umana che ci accomuna. Le emozioni, i pensieri, le risate, i sogni sono il respiro del nostro cuore e della nostra intelligenza. Non smettiamo di immaginare e sognare dentro di noi, appena possibile lo urleremo anche fuori di noi, sul palco e per le strade, finanche al cielo se avrà nuvole in ascolto».