È una stagione della rinascita quella del Binario 7 e del teatro in generale dopo i mesi della pandemia. Ora Corrado Accordino, direttore artistico del teatro di via Turati a Monza si sente finalmente sollevato. «Possiamo parlare di rinascita emotiva ma anche numerica – sottolinea – Finalmente il pubblico è tornato a riappropriarsi dei luoghi della cultura dopo due anni di disequilibrio e di difficoltà psicologiche ed economiche».
Teatro: bilancio e prospettive del Binario 7 di Monza
«Per quel che ci riguarda – rimarca – non possiamo che essere soddisfatti. Il Binario 7 propone spettacoli diversi, dal genere popolare a quello più ricercato. Il pubblico deve un po’ fidarsi e devo dire che, da quello che abbiamo visto finora, ci è stata data piena fiducia. In molti spettacoli abbiamo registrato il tutto esaurito. Anche la stagione musicale e il teatro domenicale per le famiglie sono stati molto graditi. E non dimentichiamo le scuole che, finalmente, hanno potuto ritornare a teatro. Le nostre proposte sono state sempre apprezzate tanto che per alcune rappresentazioni abbiamo dovuto fare più di una replica anche lo stesso giorno».
Accordino si dichiara entusiasta pure per i numeri raggiunti dalla scuola di formazione all’interno del teatro. «Abbiamo circa 700 allievi dai 3 agli 80 anni – precisa – è entusiasmante lavorare con fasce di età diverse. I bambini, in particolare, danno tante soddisfazioni, ma sono molto felice nel vedere che una buona parte dei frequentanti è costituita dalla fascia under 25. Agli adolescenti e ai giovani la scuola di teatro fa bene, indipendentemente dal fatto che vogliano fare gli attori. Il teatro è uno strumento educativo potente perché invita a conoscersi, a mettersi alla prova, a relazionarsi con gli altri».
Teatro: “Chi ha il cervello lo usi” con Accordino e Ornatelli
Il teatro Binario 7, le cui attività sono state ufficialmente riconosciute dal Ministero della Cultura, anche quest’anno ha prodotto alcuni dei propri spettacoli.
Anche quello in programma da giovedì 23 marzo a domenica 26 marzo – “Chi ha il cervello lo usi” – è una creatura della Compagnia diretta da Corrado Accordino.
«Il mio desiderio – precisa Accordino – è sempre stato quello di essere, oltre a una casa di ospitalità dei diversi generi culturali, anche una casa di produzione per poter affrontare tutti i temi che ci stanno più a cuore: dalla rivisitazione dei classici a testi originali che trattano argomenti diversi. Sono contento del riconoscimento ottenuto dal ministero che ci ripaga del nostro lavoro e che dimostra che abbiamo raggiunto un livello qualitativo importante».
Teatro: “Chi ha il cervello lo usi”, due generazioni a confronto
Nello spettacolo del fine settimana Accordino, che ne cura la drammaturgia e la regia, mette a confronto due generazioni: un padre sulla sedia a rotelle e due figli che si trovano alle prese con un’imprevista eredità, i ricordi di una gioventù forte, un viaggio indimenticabile per l’Europa, gli occhi aperti sul mondo e l’ultimo viaggio in una corsia d’ospedale. Con lui sul palco ci sarà Daniele Ornatelli.
«È un fotogramma della vita che scorre e che accomuna molti di noi – sottolinea – Due fratelli uniti da bambini che via via si allontanano, presi ciascuno dalle proprie vite, dai propri caratteri, dai propri mostri interni. Uno vive il proprio malessere e le proprie devianze, l’altro le proprie ambizioni, il volere emergere a tutti i costi, come spesso ci impone la società. E c’è la figura del padre, un tempo forte ed ora sfiancato dalla malattia».
Teatro: “Chi ha il cervello lo usi” e l’immagine del gorilla
Per rappresentare visivamente questo dramma nel quale in tanti si riconosceranno Accordino ha messo l’immagine di un gorilla. «Il gorilla è tra i primati più protettivi, nessuno può aggredire un gorilla senza essere aggredito dai membri del suo clan familiare. In questo caso, però, abbiamo una famiglia unita che si sta disgregando». E per discutere di queste tematiche con gli spettatori Accordino e Ornatelli si fermeranno in sala al termine dello spettacolo di domenica 26 marzo.
Intanto una singolare strategia di marketing ha accompagnato il debutto del nuovo spettacolo di produzione del Binario 7: la caccia al gorilla, incruenta. Sono una serie di peluche della scimmia che sono stati distribuiti in alcuni angoli della città. Trovarli e prenderli ha corrisposto a uno sconto sul biglietto di ingresso per le serate e la pomeridiana di “Chi ha il cervello lo usi”.