Suoni Mobili: il lungo viaggio musicale che attraversa la Brianza (da nord fino a Milano)

Suoni Mobili numero quattordici: fino al 15 agosto un lungo mese di musica itinerante tra le province di Monza, Lecco e, novità, Como e Milano.
Suoni mobili 2023
Suoni mobili 2023 Mauand

Per durata e per estensione territoriale si presenta come l’edizione dei record. Suoni Mobili numero quattordici, inaugurata martedì 27 giugno con una festa e mercoledì 28 dal concerto di Radicanto in Villa Tittoni a Desui, si fermerà con una grande festa solo il giorno di ferragosto, andando a toccare in questa sua cavalcata molte località non solo delle province di Monza e di Lecco, ma anche – per la prima volta – di Como e di Milano.

Il festival musicale organizzato da Musicamorfosi e promosso dal Consorzio Villa Greppi è diventato uno degli appuntamenti tradizionali, e irrinunciabili, dell’estate.

Suoni Mobili: “Il punto sta in questo: modificare il modo in cui si vivono gli spazi”

Suoni mobili 2023
Suoni mobili 2023

«Il modello sociale e culturale che sta alla base di Suoni Mobili è un modello che funziona, e che negli anni si è rivelato vincente»: il suo direttore creativo Saul Beretta lancia uno sguardo al passato, valuta il percorso realizzato in questi quattordici anni – «Ormai possiamo guidare il motorino, ci prepariamo a diventare maggiorenni», scherza – e si ferma a considerare i punti di forza di una manifestazione che, per quanto riguarda gli appuntamenti della sezione “Spiritual Jazz” dedicata alla spiritual music, ha ricevuto anche un riconoscimento e un finanziamento dal ministero della Cultura, nell’ambito del Fondo unico per lo spettacolo.

«Il punto sta in questo: non nel voler organizzare un unico, grande evento. Ma nel voler modificare il modo con cui si vivono gli spazi: animandoli, creando nuove occasioni di incontro, inaspettate possibilità di relazione».

Suoni Mobili: il lungo viaggio musicale che attraversa la Brianza, location impreviste

Da Milano a Cesano Maderno, passando per Monza e per Barzanò, per Cremella, Lugano, Lecco e Tremezzo: la mappa degli appuntamenti (online come il calendario dettagliato su suonimobili.it) è piena di luoghi da conoscere, da visitare in compagnia, da (ri)scoprire.

Scorrendo l’elenco ci si imbatte in location impreviste: ci sono ville e castelli, ma anche cortili e chiesette, oratori, cascine e parchi civici.
«Abitare luoghi del territorio con l’arte e la bellezza non solo è possibile, ma replicabile anche in altri territori. Per questo dalla Brianza e dal lecchese siamo riusciti a espanderci anche in nuove località. Si tratta di fare cultura, di diffondere bellezza, di promuovere occasioni di incontro. Del resto – precisa Beretta – la musica è l’arte sociale per eccellenza: c’è chi la pensa e chi la scrive, chi la legge e chi la esegue e, infine, chi la ascolta».

Suoni Mobili: il lungo viaggio musicale che attraversa la Brianza, qualche nome

Per il pubblico che assisterà ai concerti (gli eventi sono gratuiti, tranne dove indicato diversamente, però con donazione suggerita) dalle strade e dalle piazze del proprio quartiere – “perché”, si legge anche online “il contenitore musicale è talmente mobile che talvolta è il festival ad andare dal pubblico, trasportando pianoforti, batterie e percussioni con trattori e ape car direttamente sotto la finestra di casa” – si aprirà una finestra sul mondo grazie al jazz e alla canzone d’autore, al tango e al gospel, alle sonorità mediorientali e caraibiche.

Tanti i nomi in cartellone e numerosi gli artisti provenienti dall’estero: si tratta, solo per fare qualche esempio, di Antonella Ruggiero (a Seregno in basilica il 14 luglio), Giovanni Falzone, Michele Fazio, Joyce Juille, Yumi Ito, Marco Mezquida, Kit Downes, Ana Carla Maza e Mirla Riomar.

Suoni Mobili: “Spiritual Jazz” nel parco di Monza e in Villa reale

Capitolo a parte quello della sezione “Spiritual Jazz”, che prevede un poker di concerti in alcuni degli spazi più suggestivi del parco di Monza e della sua Villa reale (il salone da ballo, la cappella reale e villa Mirabello), definiti grazie alla collaborazione stretta con il Consorzio.

Suoni Mobili e “La città che sale”

Ma non saranno solo i Suoni Mobili a impegnare Musicamorfosi (che alla fine di maggio aveva organizzato in città l’undicesima edizione di Monza Visionaria) nelle prossime settimane e nei prossimi mesi: dall’inizio di luglio (e fino a metà ottobre) sarà la volta anche della rassegna “La città che sale. Nuovi rituali urbani”, realizzata con il contributo del ministero della Cultura e del Comune di Milano (nell’ambito del bando “Milano è viva nelle periferie”) e con la partnership di Fondazione Gioventù Musicale d’Italia.