Testi e riviste scientifiche, ovviamente, perché all’origine c’è un’industria farmaceutica, ma poi volumi di etruscologia, arte e archeologia, storia del paesaggio, topografia antica, storia delle religioni, manuali di storia e discipline antichistiche, fonti greche e latine, volumi sulla geografia del mondo antico e opere di grande interesse quali le collezioni del Corpus Speculorum Etruscorum, importanti periodici e un nutrito fondo di saggi d’arte con un focus sulle arti contemporanee. Sarà questa la biblioteca privata ma aperta ai ricercatori e agli studiosi creata dalla Fondazione Rovati a Monza.
Dove confluiscono, per esempio, due dei più importanti fondi italiani di studi sull’etruscologia: la Fondazione Rovati sta completando al realizzazione del Museo Etrusco a Milano e sarà a Monza, nella sede storica di Rottapharm Biotech, che trovano casa la raccolta specialistica di Giovannangelo Camporeale e la donazione degli eredi di Emilio Arrigoni.
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Nel primo caso si tratta del fondo del professore emerito di Etruscologia all’Università di Firenze (1933-2017), già presidente dell’Istituto nazionale di studi etruschi e italici e Lucumone dell’Accademia etrusca di Cortona, nel secondo dei volumi appartenuti a fu all’ex titolare della cattedra di Geografia storica del mondo antico presso l’Università Statale di Milano (1939-2020). “La biblioteca intende crescere attraverso una mirata politica di acquisizioni, donazioni e scambi – scrive la Fondazione Rovati – per costruire un solido riferimento per l’archeologia in particolare della civiltà etrusca”. Tra gli obiettivi anche le collaborazioni e gli scambi di opere con i più prestigiosi istituti di archeologia ed etruscologia nazionali, prime fra tutte le opere afferenti al Fondo Luigi Beschi, già professore di archeologia e storia dell’arte greca all’università di Firenze.
L’annuncio arriva a un anno dalla scomparsa di Luigi Rovati, Cavaliere del Lavoro e di Gran Croce: l’apertura ufficiale è programmata nel corso del 2021 e “si proporrà agli studiosi di area lombarda – in special modo di Monza e Milano – come un nuovo centro di riferimento in un momento in cui il sostegno alla ricerca e allo studio risulta particolarmente importante”.
«È una grande emozione vedere gli scaffali riempirsi di libri e poter annunciare la fine dei lavori di ristrutturazione di questa area della nostra sede» ha detto il presidente Lucio Rovati. «A un anno dalla sua scomparsa onoriamo così la memoria di mio padre, un ricercatore che ha creduto fortemente nella formazione e nella possibilità di dare accesso alla conoscenza».
“Concepita secondo i più aggiornati criteri di catalogazione e fruizione dei testi, la biblioteca prevede uno spazio protetto per la conservazione dei libri e documenti più antichi e sarà dotata di un’ampia e accogliente sala studio, munita di postazioni computerizzate. Per agevolare la ricerca e la consultazione il catalogo sarà interamente disponibile on-line e inoltre la Fondazione ha avviato un programma di digitalizzazione dei numerosi estratti da volumi e riviste, molti dei quali di non facile reperimento, per rendere ancora più flessibile la fruizione delle risorse disponibili”.