Il primo grande appuntamento culturale offerto da Seregno per l’autunno, negli anni dispari, è il concorso pianistico internazionale Ettore Pozzoli, giunto alla 30esima edizione che ricorda i 60 anni della scomparsa dell’illustre maestro.
Il premio è stato fondato nel 1959 dalla consorte Gina Gambini, già cantante lirica e da Giulio Confalonieri, giornalista, critico musicale e pianista milanese con l’allora sindaco Antonio Colombo.
I pianisti in gara sono 31 e dovranno superare quattro prove per poter scrivere il loro nome nell’albo d’oro, inaugurato proprio nel 1959 da Maurizio Pollini. I concorrenti provengono da undici nazioni. Italia e Russia vantano 9 rappresentanti ciascuno.
Le più numerose, a seguire Giappone (3), Cina e Romania (2), un concorrente per: Canada, Germania, Iran, Kazakistan, Spagna e Ucraina. L’età media dei concorrenti, 22 maschi e 9 femmine, è di 24 anni: dai 13 anni del giapponese Daisuke Yagi, ai 32 dell’italiano Antonio Russo.
La presentazione dei concorrenti è fissata per martedì 26 settembre a “L’Auditorium” di piazza Risorgimento, affidata all’ensemble di archi dell’orchestra Filarmonica “Ettore Pozzoli”, diretta dal maestro Massimo Longhi, prima tromba nell’orchestra dell’Arena di Verona, che accompagnerà al pianoforte Matias Nestor Cuevas, vincitore nel 2016 della terza edizione de “Il Pozzolino”, il concorso dedicato ai ragazzi fino ai 17 anni.
Durante la serata sarà estratta la lettera per l’ordine di presentazione alle prove del concorso. Dopo due prove eliminatorie (dal 26 al 30), otto concorrenti potranno accedere alla semifinale (domenica 1 ottobre). Lunedì 2 ottobre, alle 14, prove aperte dei tre finalisti.
Martedì 3 ottobre, con inizio alle 20.30, i tre finalisti si esibiranno al teatro San Rocco nella quarta e ultima prova, in cui è previsto un concerto con l’orchestra Filarmonica Pozzoli, diretta dal maestro Ovidiu Balan, direttore artistico e direttore stabile dell’orchestra Filarmonica “Mihail Jora” di Bacau.
Ai concorrenti la scelta dei compositori: Beethoven, Brahms, Chopin, Grieg, Liszt, Mozart, Rachmaninov, Schumann e Tchaikovsky. A giudicare le giovani promesse del pianoforte una giuria presieduta dal russo Dmitri Bashkirov, pianista, insegnante al conservatorio Tchaikovsky di Mosca, professore titolare della Escuela Superior de Musica Reina Sofia a Madrid e della fondazione pianistica internazionale di Cadenabbia.
Gli altri membri sono: gli italiani Vincenzo Balzani, Barbara Tolomelli e Roberto Capello, l’argentina Nora Doallo, il cinese Tang Jin e il russo Albert Mamriev. Per il vincitore in palio ci sono 15mila euro e sei recital offerti da: Fazioli pianoforti alla Fazioli concert hall di Sacile; Rotary club di Lecco; Rotary club Seregno-Desio-Carate; Pianofriends di Milano; Società dei concerti di Milano e città di Seregno a L’Auditorium e una registrazione in studio di un Cd che sarà distribuito dalla rivista Amadeus.
Il miglior pianista italiano, invece, suonerà a Budapest in un recital offerto dall’Istituto Italiano di Cultura. I premi sono nove, di cui sei speciali, per un totale di 30mila euro. In parallelo al concorso si svolge la seconda edizione del “concorso di composizione”, ispirato al lavoro del compositore Ettore Pozzoli. In linea con la grande tradizione della letteratura pianistica per la gioventù (Bach, Schumann, Tchaikovsky, Bartók, Kabalevskij, Kurtàg etc.), le composizioni possono essere scritte per un solo esecutore (pianoforte a due mani). In giuria: gli italiani Vincenzo Balzani e Bruno Zanolini, i francesi Marco Stroppa e Fabien Lèvy e il tedesco Michael Zink. Le composizioni vincitrici (fino a tre) saranno presentate il 3 ottobre, alla finale del Pozzoli, e pubblicate da “casa Ricordi”. Saranno pezzi obbligatori nell’edizione del 2018 de “Il Pozzolino”. Gli iscritti sono 28 (39 le composizioni presentate), provenienti da Italia (26), Serbia (1) e Sud Corea (1). Il concorrente più giovane ha 14 anni, mentre il più vecchio 79. L’età media è di 39 anni.