Parla di quando realizzò la colonna sonora del centro storico di Monza in occasione delle feste di Natale. Oppure di quando suonava in una chiesa della città – aveva ancora sedici anni, quello che gli importava era suonare. Oppure di quando ha bisogno di inforcare la bicicletta in piena notte e di correre lungo le strade. Marco Castoldi, in arte Morgan, il leader dei Bluevertigo, il musicista, l’uomo televisivo che si sente ormai un prigioniero del suo personaggio e che all’Ansa, in un’intervista, ha detto che la tv ha reso un pagliaccio anche lui. C’è tutto questo nell’autobiografia edita da Einaudi Stile Libero arriva in libreria nei primi giorni di dicembre e andata a ruba nella città in cui è cresciuto. Si intitola “Il libro di Morgan” e ha un sottotitolo che alla fine non sorprende, anche se forse per questo – per sorprendere – è stato fatto: “Io l’amore, la musica, gli stronzi e Dio”.
Per i nostalgici degli anni Ottanta e Novanta si parla anche di una delle poche discoteche in città che tutti ricordano: l’Incantesimo. Ma Monza è baricentro e protagonista di tanti capitoli di una storia che il cantautore prova a mettere in fila per la prima volta a 42 anni di età. «Loro spesso vogliono costruire un personaggio tragico, un mostro – ha detto in un’intervista al Venerdì di Repubblica parlando dei mass media -. Io non sono tragico. Sono una persona ottimista, vitale, gentile. Se un giorno mi troveranno morto e diranno si è suicidato, sarà una menzogna, ve lo dico già da ora. Da piccolo al suicidio ho assistito da vicino, molto da vicino, e non mi è piaciuto per niente. Io amo la vita».
«Io non vivo infatti, io volo – scrive Morgan nell’autobiografia, 160 pagine, in vendita a 17.50 euro in libreria e a 10.99 come ebook – Sono sempre in alta quota, leggero, costantemente in orbita, lanciato anche a piombo talvolta, è la sensazione che ho, quella di non avere i piedi per terra, ma sono ricompensato da una buona dose di senso pratico in quello che faccio. Il mio non avere i piedi per terra non è l’avere la testa fra le nuvole, tutt’altro. Sono concreto, pratico, forse cervellotico ma pratico, e se ci penso sono anche un romantico idealista». Un libro per trovare conferma e smentita della propria opinione su di lui. O per scoprire una persona totalmente diversa da quella che esce dal piccolo schermo.