Morgan ha un progetto per Monza «Scuola di musica in Villa reale»

L’idea per Monza del monzese Morgan, al secolo Marco Castoldi: una scuola di musica professionale. Perché no, in Villa reale. Il musicista ha lanciato il progetto in occasione della presentazione del Brianza rock festival, che vede il suo concerto in programma il 27 giugno.
Morgan con Dario Allevi e gli organizzatori del Brianza rock festival all’autodromo di Monza
Morgan con Dario Allevi e gli organizzatori del Brianza rock festival all’autodromo di Monza Fabrizio Radaelli

«Il mio sogno? Creare una scuola di musica professionale. A Milano. Oppure a Monza». Il sogno appartiene a Marco Castoldi, cioè Morgan, che giovedì 12 giugno ha lanciato la sua proposta direttamente al presidente della Provincia di Monza e Brianza (o quel che ne resta), Dario Allevi.

L’occasione, la presentazione del Brianza rock festival che si terrà in autodromo il 27, 28 e 29 giugno con Marlene Kuntz e Lacuna Coil e poi proprio con lui, il cantautore monzese. Che nella sua Monza, dice, non ha mai cantato: «E quindi prima di tutto ringrazio io gli organizzatori che mi danno questa opportunità. DI solito si dice che nemo propheta in patria e invece, questa volta, non sarà così. Anche perché vorrei che i miei concittadini sapessero che sono prima di tutto un musicista». In realtà Morgan un anno fa aveva dato il suo contributo al concerto di Tran Tran per sostenere l’Enpa, ma insomma: non era un suo concerto.

Il live di Morgan è in programma nella serata inaugurale del festival, venerdì 27 giugno, ma il musicista ha intanto in mente anche altro. E perché no, proprio a Monza. «Il mio sogno è realizzare una scuola per musicisti. Una scuola professionale. E anche la Villa reale potrebbe essere il posto giusto. Tanto più – dice e poi ride – che musica e botanica vanno d’accordo». Un progetto per il quale Marco Castoldi dice di avere tutto tranne una sede: motivo per cui ha chiesto l’appoggio della Provincia, direttamente ad Allevi. «In realtà ci sono tanti talenti, anche in questo territorio, che magari sono spinti a rinunciare al sogno di diventare musicista. Sarebbe una grossa opportunità, la scuola. E la casa di produzione di X-Factor e Sky si sono già detti disponibili a investire in un progetto del genere».