Arte di strada, artisti di strada e un festival internazionale che sta per arrivare qui in città. Una carovana colorata e festosa è pronta a invadere piazza Trento e Trieste: dal 26 luglio al 30 agosto, tutti i sabato sera (tranne quello di ferragosto, il 16), i sabati più caldi dell’estate, saranno rinfrescati dagli applausi e dalle risate che questi artisti, provenienti dall’Italia e dall’estero, riusciranno a strappare al pubblico. Si parla di clownerie, di circo. Di teatro e musiche popolari. Di improvvisazioni e di monologhi. Si parla di arte che torna alle sue forme più primitive, meno codificate. Nessuno sguardo perplesso, per favore. Arte di strada, artisti di strada: l’accezione che generalmente si conferisce a queste espressioni tende ad essere quasi negativa. L’immaginario comune richiama alla mente gli occhi tristi di chi, in stazione o all’angolo della strada, si veste da clown, fa piccoli trucchi di magia in cambio di un paio di monete, di banconote da piccolo taglio. Niente di più sbagliato, non parliamo di questo. Arte di strada, artisti di strada. Chi sono queste persone, ci si chiede. Come fanno a vivere così. Il fatto, molto semplice, è che a certe forme d’arte non siamo più abituati. Perché determinate espressioni artistiche si fruiscono ormai in maniera regolamentata, omologata: sono prodotti di consumo realizzati a livello industriale. Si finisce per andare a vedere quello spettacolo di teatro, si compra quel titolo in libreria, si guarda quel film: forme d’arte imposte dall’alto, lontane, che si comprano. Così, non si è più abituati ad avere a che fare con busker che si esibiscono gratuitamente nelle piazze, che coinvolgono il pubblico nei loro spettacoli. E che spettacoli. “Non solo clown 2014”, il festival che sta per arrivare in città, è pronto a ribaltare questi luoghi comuni. Intanto perché è giunto alla settima edizione, e questo qualcosa vorrà ben dire. E poi perché richiama artisti anche dall’estero, come l’olandese Michael Beckers, in arte Teorge Michael, o la cantante cubana Aimé Cabrera e i suoi “Los Chèvere”. Cinque i sabati da “busker”, tre gli artisti che si esibiranno nel corso di ogni appuntamento che inizierà alle 21. Si parte sabato 26 con swing e tango, valse musette e gipsy jazz: è la musica dal mondo di “Magasin du café”. A seguire lo spettacolo di clownerie di “Clown Circus” e in chiusura con il circo contemporaneo dei “Los Sonambulos”. La manifestazione, gratuita, è organizzata dal comune di Monza, la direzione artistica è di Melarido. Programma dettagliato sul sito dell’amministrazione comunale.