Monza, un anno dedicato alla regina Margherita cent’anni dopo la morte

Iniziative nazionali e appuntamenti in città per l'anniversario della scomparsa della prima sovrana d'Italia, il 4 gennaio 1926.
Margherita di Savoia a cavallo in Villa reale
Margherita di Savoia a cavallo in Villa reale

Il primo film italiano, girato nel 1896, è stato girato a Monza. Pochi secondi inquadrano la regina Margherita, accompagnata da Re Umberto, scendere le scale di Villa reale per dirigersi verso la carrozza. Un’altra immagine storica di Margherita è di diversi anni prima, sempre a Monza, nell’ultima tappa del suo viaggio di nozze.

Entra in quella che lei considera “casa nostra veramente”, perché la reggia era stata il dono di nozze del suocero Vittorio Emanuele II ai giovani sposi nel 1868. Le immagini ricordano il forte legame tra la prima regina d’Italia e Monza e così da Monza parte la volontà di commemorare, con iniziative lungo tutto il 2026, il centenario dalla scomparsa. Quella che fu la prima regina d’Italia e un’icona di stile, muore infatti il 4 gennaio 1926 nella villa di Bordighera all’età di 74 anni.

Monza, il 2026 di Margherita e le connessioni nazionali

«È stata la prima regina d’Italia e figura chiave dell’Italia postunitaria – spiega Marina Rosa, presidente del Centro documentazione residenze reali lombarde, capofila di Enti e Istituzioni che partecipano al Comitato per le celebrazioni – abbiamo pensato ad un ampio programma di celebrazioni, studi e attività culturali volto a restituire al grande pubblico il ruolo storico e simbolico della sovrana, protagonista della vita politica, sociale e artistica del Paese».

Margherita 100 – Cultura, storia e nazione” è il nome del comitato composto da istituzioni, musei, fondazioni e centri di ricerca, tra cui il Consorzio della Reggia, la Biblioteca nazionale di Torino, l’Archivio di Stato, la Cappella espiatoria. «La città di Monza e il Consorzio Villa Reale partecipano con grande interesse alle iniziative in programma per questo anniversario – commenta il sindaco – consapevoli di quanto la vita e le opere della Regina Margherita abbiano lasciato segni indelebili in città e all’interno del compendio monumentale della Villa Reale: un lascito di storia, ma anche una testimonianza di uno sguardo innovativo e moderno».

Monza, il 2026 di Margherita e le iniziative a Monza

La morte di Margherita di Savoia sul Cittadino del 7 gennaio 1926
La morte di Margherita di Savoia sul Cittadino del 7 gennaio 1926

Le iniziative si svolgeranno su tutto il territorio nazionale su tre assi principali: la storia, la nazione e le arti. «L’intento – spiega Rosa – è quello di creare connessioni tra territori, istituzioni museali, archivi, università e fondazioni culturali, facendo emergere aspetti ancora poco indagati del suo ruolo pubblico e del suo contributo al dibattito culturale del tempo».

Accanto a questo filone, il Comitato svilupperà un percorso più divulgativo, rivolto al grande pubblico, alle famiglie e ai bambini, che avrà come fulcro la residenza estiva di Margherita a Monza. Tra le iniziative già definite un concerto che rievocherà le musiche eseguite nei programmi da lei promossi al palazzo del Quirinale, cene a tema dedicate al gusto e allo stile della corte sabauda, cicli di visite guidate incentrate su aspetti specifici della villeggiatura regale, oltre a letture, incontri divulgativi e momenti di approfondimento.

Monza, il 2026 di Margherita e la Cappella espiatoria

Una parte di queste attività potrà trovare spazio nella Cappella espiatoria, luogo fortemente legato alla memoria di Margherita. «Qui Margherita – spiega Giulia Valcamonica direttrice della Cappella espiatoria – già creatrice del proprio mito, disegna il mito del re martire in un monumento carico di simbologia che merita di essere scoperto».

L’altro affascinante tema di questo centenario riguarda la biblioteca di Margherita in collaborazione con la Biblioteca nazionale universitaria di Torino: «La biblioteca -spiega la direttrice Marzia Pontone- possiede 13.560 volumi appartenuti a Margherita di Savoia e ha inaugurato nel 2022 uno spazio espositivo permanente che si presta a una nuova stagione di ricerche storiche sulle biblioteche della sovrana, con particolare riferimento alla raccolta monzese».

L'autore

Il primo articolo a 13 anni e non ho più smesso. Al Cittadino dal 1992 ho scritto po’ di tutto con un amore incondizionato per Parco e Villa reale. Leggo molto e sono nella giuria del Premio Brianza.
Mi piace raccontare storie e possibilmente buone notizie. Le mie buone notizie sono i miei quattro figli e la nipotina!