Conto alla rovescia per l’apertura della seconda edizione di “Mondi (im)possibili: the pins”, il concorso artistico dedicato alla creazione di spillette di meno di quattro centimetri.
Insomma: miniaturisti pop e del terzo millennio in gara in un’iniziativa ideata e organizzata dall’associazione monzese Restart che un anno fa, per il debutto, aveva raccolto concorrenti brianzoli, italiani e non solo per un totale di quattrocento proposte. In che modo? Creando piccole opere d’arte che possano stare (e avere senso) nello spazio più che limitato di una pins appunto, una spilletta rotonda. La prima edizione del concorso era stata conclusa con una mostra all’Urban center lo scorso mese di giugno, dove la giuria allora composta da Anna Laura Cantone, illustratrice, Franco Gengotti, di Restart, Maurizio Marani, pubblicitario, Anty Pansera, critico d’arte, Daniela Porta, gallerista, Giulio Rodolfo, editore, Orazio Truglio, fotografo, avevano decretato i vincitori. Con qualche ospite d’onore, come Andy Fluon Fumagalli, il musicista e cofondatore dei Bluvertigo, oppure Giancarlo Cazzaniga, presidente di Restart e pubblicitario, che ha probabilmente dato l’impronta al concorso: “Mondi (im)possibili” è anche il titolo delle due mostre organizzate un anno fa e quest’anno (prima alla biblioteca San Gerardo e oggi al Cam) con le sue fotografie realizzate e trasformate solo con uno smartphone. Creatività fatta imponendosi limitazioni tecniche questa, creatività fatta con limitazioni di spazio quella del Pins contest, dove la fantasia deve fare il suo lavoro in 37 millimetri. Il bando (sul sito dell’associazione, cioè assorestart.org) è aperto dal primo gennaio 2014 ad aprile.