Monza: “La Turandot di Puccini all’autodromo nel centenario della morte”

L'associazione Mnemosyne lancia la proposta della Turandot negli spazi del circuito nazionale in occasione del secolo pucciniano.
La Bohème di Giacomo Puccininella versione di Migliara

Allestire la Turandot di Giacomo Puccini in autodromo? A molti sembrerebbe una pazza idea. A molti, ma non a Ettore Radice, presidente dell’associazione Mnemosyne, che ha presentato il progetto alla segreteria del ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano.

Il piano è ispirato al filo rosso che lega una delle opere più famose del compositore al circuito cittadino: «Nel 1924 – spiega Radice – Puccini ha scritto al figlio Antonio che gli sarebbe piaciuto assistere al Gran Premio che, come oggi, si disputava a settembre ma che, probabilmente, non sarebbe riuscito perché era impegnato nella stesura dell’ultima parte della Turandot». Il musicista non solo non ha visto la gara, ma non ha nemmeno completato il suo capolavoro in quanto è morto il 29 novembre dello stesso anno a Bruxelles. Turandot, terminata da Franco Alfano seguendo le indicazioni dell’autore, è stata rappresentata per la prima volta alla Scala il 15 aprile 1926 con la direzione di Arturo Toscanini.

Monza: “La Turandot di Puccini all’autodromo”, il palco sulla pista

Allestirla su un palco montato sulla pista, con il pubblico sulle tribune, sarebbe un modo non solo per esaudire quel desiderio a cento anni di distanza ma anche per ricordare la passione di Puccini per i motori: «Nel 1921 – racconta Radice – con altri artisti e intellettuali, tra cui Filippo Tommaso Marinetti, ha inviato una lettera al ministro dei Lavori pubblici Giuseppe Micheli per sollecitarlo a costruire l’autodromo».

L’amore per le macchine è stato, forse, pari all’affetto che il compositore ha sempre provato per Monza dove, il 22 dicembre 1896, nella casa di corso Milano è nato il figlio Antonio, battezzato nella chiesa di San Biagio. I mesi trascorsi in città con la compagna Elvira Botturi, sebbene segnati dalla povertà, sono stati tra i più felici della sua vita come ha confidato molti anni dopo. In città tornava spesso, a bordo della sua Sizaire et Naudin per partire «per scampagnate nella verde Brianza» insieme agli amici Pompeo Mariani, Emilio Borsa, Gemma Bellincioni e Gaetano Porro Schiaffinati.

Monza: “La Turandot di Puccini all’autodromo”, la rassegna nazionale

Portare l’opera nel circuito non è, però, un’impresa da poco: «Nel documento che ho inviato al ministro ho chiesto di inserirla nella programmazione ufficiale delle celebrazioni del 2024 per il centenario della morte di Puccini – afferma Radice – nei prossimi giorni contatterò il maestro Alberto Veronesi, presidente del Comitato promotore» delle manifestazioni, istituito nel 2022 dal Consiglio dei ministri presieduto da Mario Draghi. Se si aprisse una porta Mnemosyne potrebbe contare su un contributo, magari nemmeno tanto esiguo.