Tutto è pronto per la rinascita ufficiale del teatro Villoresi di Monza, accompagnata dalla bravura di Marisa Laurito e Fioretta Mari, al loro esordio stagionale proprio in città con “Due donne in fuga” (sabato 12 e domenica 13 ottobre). Sono giornate intense quelle di Gennaro D’Avanzo, direttore artistico scelto dai padri barnabiti per rilanciare la storica struttura di piazza Carrobiolo.
A dire il vero, i ritmi sono frenetici dal mese di luglio. Da quando, in una decina di giorni, è nata una stagione teatrale di assoluto rispetto: 8 spettacoli, da ottobre a maggio, tra prosa e musica. E in itinere c’è anche tanto altro. Il biglietto da visita migliore per il nuovo cartellone sono gli oltre 30 anni di esperienza del suo direttore, divenuto monzese da qualche anno.
D’Avanzo ha diretto a lungo il teatro San Babila di Milano; le sue esperienze, e conoscenze, in campo artistico non si contano neppure più. Molti degli artisti in arrivo al “Villoresi” sono suoi amici di lunga, lunghissima data. D’Avanzo oggi è in pensione, ma il teatro è la sua vita: nasce da questa passione irrinunciabile la scelta di offrire un progetto a costo zero per la sala del Carrobiolo. Le compagnie che hanno accettato di passare da Monza lo faranno a percentuale sugli incassi.
In queste settimane D’Avanzo si è letteralmente rinchiuso nel teatro per seguire i lavori e gli interventi necessari per preparare gli spazi e occuparsi personalmente della biglietteria. Assolutamente subito ripagato da tanto impegno: sono già 120 gli abbonamenti. E l’attesa cresce.
Chi si reca a teatro per acquistare un pacchetto di spettacoli, viene accompagnato in sala, per la prova diretta del posto scelto con la nuova divisione in poltronissima, poltrona e galleria (otto spettacoli costano 160 euro – ridotto 140 – in poltronissima; 140 – ridotto 130- per la poltrona, galleria a 85 e 75 euro; singoli biglietti: 25-20 euro, 20 e 17, 14 e 12 euro). E per chi è di passaggio al “Villoresi”, non è difficile godere di una “coccola teatrale” improvvisata, con il direttore, artista istrionico, a recitare piccoli ruoli, con cambio di voci e fugaci interpretazioni.
«Il teatro è una porta aperta, per tutti. Questo è il messaggio principale – spiega D’Avanzo – In sala c’è stata una sistemazione generale, con imbiancature, luci potenziate, poltrone rimesse a nuovo, lucidature e tutto questo per il pubblico».
D’Avanzo ripete a tutti: «Il nostro teatro è la vostra casa». E questa modalità si protrarrà per tutto l’anno: prima di ogni spettacolo il direttore salirà in palcoscenico per una breve presentazione. Il bar non c’è più, ma caffè o acqua per gli spettatori sono garantiti. «Se vorranno, in cambio, potranno lasciare un contributo per i progetti dei padri».
Ma in ogni caso un caffè aspetta tutti. «E l’idea è quella di aprire in futuro un vero e proprio nuovo piccolo spazio-cafè».
E dopo la commedia che vede Laurito e Mari nei panni di due donne che si incontrano di notte mentre fanno l’autostop e fuggono dalla loro vita, arriveranno Gianfranco Jannuzzo, D’Angelo con Sandra Milo, Gennaro Cannavacciuolo, Maurizio Colombi e il Teatro Danza di Milano. (Info carrobiolo.it, 349.2176230 o 340.8977040).