La natura talvolta sa produrre luce anche quando la luce non c’è. Lo fanno le lucciole, quelle che già Pasolini vedeva scomparire divorate dal cemento. Lo fa anche l’arte, racconta Dacia Manto: l’arte è capace di descrivere l’apparentemente impossibile, il mondo che c’è ma non si vede. Si intitola così la personale dell’artista milanese di nascita ed emiliana d’adozione che sarà inaugurata sabato 20 aprile alla galleria Cart, in via Sirtori 7, dalle 18: “Luciferase”. I protagonisti saranno i disegni, anche se la classificazione è limitativa: grafite, sì, e molti altri materiali come carbone e pastelli grassi e secchi che compongono l’anatomia della sua rappresentazione. E anatomia non è casuale, per un’artista che ha fatto dell’organicità, quella naturale prima di tutto, la sua piattaforma analitica di partenza, un’esegesi naturalistica e talvolta entomologica che l’ha portata solo negli ultimi mesi ad esporre oltre al Mac di Lissone anche al Mart di Rovereto, al Mar di Ravenna, al MaGa di Gallarate, presto a Miami e al TusciaElecta di cui sarà protagonista in estate. La natura, dice Dacia Manto, non è il punto di arrivo: è quello di partenza. La mostra sarà aperta fino al 16 giugno da martedì a sabato, dalle 15.30 alle 19.30 (galleriacart.com).
Monza e la natura di Luciferase Da Cart mostra di Dacia Manto
La natura sa produrre luce anche quando la luce non c’è. Lo fanno le lucciole, quelle che già Pasolini vedeva scomparire divorate dal cemento. Lo fa anche l’arte, racconta Dacia Manto. Si intitola “Luciferase” la sua personale che sarà inaugurata sabato 20 aprile alla galleria Cart a Monza.
