Molto partecipata a Seregno la presentazione del volume sul maestro Judicello

All'appuntamento, nella sala Gandini, hanno assistito più di cento persone. I proventi della distribuzione andranno alla Casa della Carità
Alcuni familiari di Mario Judicello al termine della presentazione con Gabriele Moretto, primo a destra, diretto della Casa della Carità

«Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno partecipato alla presentazione della raccolta di ricordi in memoria di Mario. Grazie per la dimostrazione di affetto che, ancora una volta, ci avete dato. Grazie per aver contribuito ad un evento per noi importante. Grazie per esserci stati vicini. Tutto questo per noi è la lezione infinita del maestro Judicello». La moglie Angela Lapaglia ed i suoi figli Massimo, Monica, Sabina e Stefania Judicello hanno riassunto così la loro riconoscenza nei confronti delle più di cento persone che sabato 15 ottobre, nella sala Gandini di via 24 maggio a Seregno, hanno assistito alla presentazione del volume “La lezione infinita del maestro Judicello”, edito a 22 anni dall’addio a Mario Judicello, uno degli insegnanti elementari che più hanno caratterizzato la storia scolastica locale, scomparso a 65 anni nell’ottobre del 2000.

Mario Judicello: una presentazione molto ricca

La pubblicazione, realizzata al termine di un lungo lavoro di recupero di aneddoti e memorie di parenti, amici e colleghi di Judicello, ha fatto seguito alla prima, chiamata “C’era una volta…” e stampata nel 2001, in occasione dell’intitolazione al docente di un’aula della scuola Cadorna, dove ha svolto a lungo la sua professione. Il pomeriggio, introdotto dai saluti della famiglia e dagli interventi del sindaco Alberto Rossi, dell’assessore alla pubblica istruzione Federica Perelli, del presidente del consiglio comunale Pietro Amati, che da assessore nella prima giunta guidata da Gigi Perego conobbe bene Judicello, e del presidente della commissione consiliare alle politiche giovanili ed allo sport Samuele Tagliabue, appassionatosi agli scacchi proprio grazie all’attività nelle scuole prima di Mario Judicello e poi dei suoi figli Massimo e Monica, ha registrato gli approfondimenti retrospettivi di Pasqualino Colacitti, amico e collega di Judicello, Paolo Pugliano, suo alunno, Massimo Judicello, figlio ed erede della tradizione scacchistica di famiglia, ed infine Nino Stillittano, storico dirigente della Cadorna, cresciuto in pratica all’ombra di Judicello.

Mario Judicello: i proventi del libro alla Casa della Carità

Come era avvenuto per la prima raccolta di ricordi, quando come finalità fu voluto il sostegno ad un progetto educativo in Equador, anche stavolta i proventi della distribuzione del libro andranno ad un scopo benefico, individuato in un progetto di doposcuola curato dalla Casa della Carità di via Alfieri. Per questo, in sala ha preso la parola per un’illustrazione il direttore Gabriele Moretto. Chi desiderasse avere una copia del testo, può scrivere una mail all’indirizzo mario.judicello@gmail.com.