“L’amore salverà l’umanità e ciò che la circonda. Questo è quello che lo stravagante protagonista vuole comunicarci. E per questo viene scambiato per un pazzo”: così scrive il regista Lorenzo Loris, regista del “Sogno di un uomo ridicolo” che Mario Sala porta in scena al Binario 7 di Monza venerdì 25 e sabato 26 alle 21 e domenica 27 alle 16.30.
L’adattamento del racconto di Fedor Dostoevskij, prodotto dal Teatro Out Off porta sul palco il monologo interiore di un uomo che “ ripercorre la sua vita e le ragioni per cui si è sempre sentito estraneo alla società. Ogni interesse, ogni impulso vitale sembra in lui ormai destinato a esaurirsi nel nulla, quando ecco che la svolta salvifica si presenta in forma di sogno, suggerendo una improvvisa, quanto inaspettata, opportunità di riscatto”.
Lo scrittore russo racconta che “la felicità sulla Terra può esistere e cercarla ha senso. Ora l’uomo ridicolo lo sa e la sua condizione non gli è più di peso: il tempo della sua vita ora è un tempo pieno, un tempo di parole da regalare, di semplici verità da confidare, senza patemi, a chi, casomai, tra una risata e l’altra le volesse ascoltare”.
“L’egoismo, la corruzione, la malvagità non sono inevitabili: una nuova via è possibile, una nuova umanità può nascere e prosperare. Dostoevskij sceglie per diffondere la lieta novella un uomo insignificante, un emarginato: proprio dai più umili può iniziare il riscatto”, aggiunge il regista, che ha lavorato sulla drammaturgia dello stesso Sala e di Fausto Malcovati.
Biglietti in vendita a 18, 15, 12 euro a seconda delle riduzioni, solo 6 euro per gli under 18. Il teatro di via Turati 8 suggerisce come sempre l’acquisto online su www.binario7.org, per informazioni e prenotazioni telefono 039 2027002 oppure mail biglietteria@binario7.org.n