Il lungo giro d’Italia dei nuovi miti immaginati da Michelangelo Pistoletto arrivano anche a Monza: da mercoledì 21 ottobre la Villa reale accoglie la scultura “I temp(l)i cambiano”, commissionata all’artista di Biella protagonista dell’arte povera. Commissionata dal consorzio Ecodom, che si occupa di recupero di rifiuti elettrici ed elettronici, l’opera ha fatto tappa nei quattro angoli del Paese: Milano in almeno quattro occasioni, inclusi Stelline e Triennale, poi parchi archeologici come quello di Scolacium, l’archivio di Stato di Roma, la Gamec di Bergamo, Catanzaro.
Alla sua presentazione in Triennale a Milano Michelangelo Pistoletto ha detto che «l’arte, la scienza e la tecnologia sono gli strumenti necessari per attivare un cambiamento a livello sociale nei confronti salvaguardia ambientale. Questo mondo artificiale inquina e corrode il pianeta naturale, ingenerando processi irreversibili di estinzione. Il Terzo Paradiso è il nuovo mito che porta ognuno ad assumere una personale responsabilità in questo frangente epocale».
Michelangelo Pistoletto ha cantato il Terzo Paradiso con i Subsonica
E allora la facciata di un tempio classico, dove le colonne sono cestelli di lavatrice sovrapposti e dove le serpentine dei frigoriferi diventano il timpano. «Il tempio posizionato su una base che dondola come un’altalena, rappresenta il passaggio dall’era del progresso all’era del riciclo», dice la presentazione, alla quale Pistoletto aggiunge che «i tempi cambiano, e con loro i miti. Oggi il nuovo mito è il riciclo. Siamo in un momento di passaggio tra il mito del progresso e il mito del riciclo. Tempio – casa – riciclo – tempo – equilibrio – cambiamento».