Più grande e più cattivo del T-Rex. E capace addirittura di nuotare. È l’ultima scoperta scientifica che porta la firma anche di Cristiano Dal Sasso, il paleontologo di Concorezzo che ha partecipato alla ricerca di un team italiano, statunitense e marocchino nel Sahara.
Il risultato è stato pubblicato da Science e dal National geographic, dove da venerdì 11 settembre la scoperta è una delle storie di copertina dell’edizione americana.
Si tratta di uno Spinosauro gigantesco, lungo fino a 16 metri, che aveva sviluppato la capacità di vivere anche in ambienti semiacquatici, mantenendo le caratteristiche di feroce predatore.
Ha vissuto nel Cretacico, 95 milioni di anni fa. «Negli ultimi due decenni numerosi ritrovamenti hanno dimostrato che alcuni dinosauri avevano imparato a volare, dando origine agli uccelli – ha detto Dal Sasso facendo riferimento anche a una sua precedente ricerca – Spinosaurus rappresenta un processo evolutivo altrettanto bizzarro: rivela che i dinosauri predatori avevano imparato a vivere anche negli ambienti acquatici».
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Del team hanno fatto parte con Dal Sasso anche Simone Maganugo, con il quale lavora al Museo di Storia naturale di Milano, Nizar Ibrahim e Paul Sereno della University of Chicago e Samir Zouhri dell’Université Hassan II Casablanca, in Marocco.
«Gli adattamenti acquatici di Spinosaurus differiscono in maniera sostanziale da quanto già visto negli altri membri della famiglia degli spinosauridi, – hanno scritto – che vivevano prevalentemente sulla terraferma, ma si nutrivano anche di pesce». Avevano sviluppato caratteristiche morfologiche differenti, come narici piccole e a metà cranio, enormi denti conici a incastro, una trappola perfetta. Oppure «collo e tronco allungati che spostavano in avanti il baricentro del dinosauro. Questo rendeva complicata la camminata bipede sulla terraferma, ma rendeva più semplici i movimenti in acqua».
I nuovi fossili di Spinosaurus sono stati scoperti nel Sahara marocchino lungo pendii desertici e
rocciosi conosciuti come “Letti del Kem Kem” – hanno spiegato i ricercatori poi i resti sono stati confrontati con altri già conosciuti fino a descrivere il nuovo dinosauro.
Lo scheletro riprodotto a grandezza naturale costituirà il fulcro di una nuova mostra al National
Geographic Museum di Washington, fino ad aprile: il Museo di Storia naturale di Milano conta di portarlo in Italia per una mostra in occasione di Expo.