Pena ridotta di sei mesi allo stupratore, un romeno 63enne, perché la vittima aveva una “condotta troppo disinvolta”: la Procura generale di Milano ha impugnato la sentenza della Corte d’Appello milanese facendo ricorso in Cassazione. L’episodio era avvento lo scorso anno a Vimercate. L’uomo aveva sequestrato, picchiato e violentato la moglie, una 45enne, sua connazionale.
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Secondo quanto riferisce l’Ansa, la Procura generale, con l’Avvocato generale Nunzia Gatto, contesta la diminuzione della pena che è stata applicata e le motivazioni con cui i giudici di secondo grado l’hanno giustificata. Al termine del processo di primo grado in abbreviato l’uomo era stato condannato dal Tribunale a Monza a 5 anni mentre in secondo grado la Corte d’Appello ha ridotto la pena a 4 anni e 4 mesi, facendo riferimento ad un presunto “contesto familiare degradato” e “caratterizzato da anomalie quali le relazioni della donna con altri uomini”.