Vimercate, pasto in classe all’Einstein grazie alla soluzione “a scacchiera”

I ragazzi hanno presentato “mappe” della propria aula al preside, validate dal Rappresentante sicurezza che consentono di consumare i pasti in classe in sicurezza senza più doverlo fare nei corridoi dell’istituto scolastico.
Einstein classi scacchiera
Einstein classi scacchiera Marco Testa

Da alcuni giorni delle classi dell’Einstein di Vimercate stanno sperimentando una maniera nuova e “autogestita” per consumare il pasto in classe.

È partita la sperimentazione della soluzione “a scacchiera” che consente agli studenti delle classi dell’istituto che il lunedì e il venerdì devono tornare sui banchi per le lezioni pomeridiane di mangiare direttamente in classe senza dover uscire per forza in corridoio.È stata così risolta una problematica sorta con una nota ministeriale che non consente il consumo del cibo in classe qualora non vi sia la possibilità di mantenere le distanze minime di sicurezza, 2 metri, contro il diffondersi del Covid.

Come conseguenza i ragazzi si sono visti costretti a dover uscire uno alla volta dall’aula e consumare il proprio pasto in fretta e furia per consentire a tutti i compagni di avere un proprio turno per mangiare. Dopo un incontro tra Presidenza e rappresentanti degli studenti per trovare una soluzione praticabile era emersa la possibilità di creare una mappa della classe e stabilire i turni per mangiare in aula appunto “a scacchiera”, in modo da rispettare i 2 metri di distanza. Ogni classe può creare la mappa della propria aula da presentare in Presidenza, dove verrà vagliata e approvata dal responsabile per la sicurezza (l’RSPP).

« È una soluzione frutto del dialogo tra dirigenza e rappresentanti degli studenti. – commenta il dirigente scolastico Michelina Maddalena Ciotta -. Ovviamente ogni decisione che prendiamo va nella direzione della tutela degli studenti stessi e siamo consapevoli dei disagi che devono affrontare in questo periodo. Sono circa una ventina le mappe che ci sono pervenute e tutte sono state autorizzate. Noi abbiamo dato fiducia ai ragazzi che ora dovranno auto gestirsi e responsabilizzarsi. Sarà una grande prova per loro ma la scuola deve insegnare anche questo».