Vimercate paga la scuola ai ragazzi ucraini arrivati in città

L'amministrazione Cereda ha destinato quasi 14mila euro di fondi per l'emergenza umanitaria per aiutare i bambini e ragazzi ucraini anche a far sport
Vimercate palazzo trotti
Vimercate palazzo trotti Michele Boni

Un sostegno economico per i bambini e ragazzi ucraini, che frequentano le scuole e fanno sport a Vimercate. Questo è l’ultimo provvedimento dell’amministrazione Cereda che in settimana ha votato l’atto di indirizzo per destinare circa 14mila euro raccolti in questi mesi di emergenza umanitaria da destinare ai minori arrivati a Vimercate per trovare riparo dalla guerra con la Russia.

Vimercate paga la scuola e l’analisi dei bisogni

” Questa decisione arriva a fronte di un’analisi dei bisogni – ha spiegato l’assessore all’Istruzione e ai Servizi Sociali Maria Teresa Foà e ci siamo resi conto che oltre alle necessità abitative e alimentari, bisogna provvedere ai bambini e ragazzi che hanno cominciato l’anno scolastico”. Proprio nel documento emesso da Palazzo Trotti in settimana si legge che “Si ritiene utile dedicare i fondi raccolti ad interventi quali:  fruizione gratuita dei minori profughi ucraini nel servizio di mensa scolastica; acquisto dei libri di testo per i minori profughi ucraini frequentanti le scuole secondarie; inserimento dei minori profughi ucraini in attività sportive o ludiche considerate utili al loro sviluppo; interventi che devono essere richiesti attraverso l’utilizzo di apposito modulo, che verrà predisposto dall’ufficio Pubblica Istruzione, affinché possano venire erogati”.

Vimercate paga la scuola e l’analisi dei bisogni a 40 minori

Al momento a Vimercate sono circa un centinaio i profughi ospitati di cui almeno una quarantina di minori. “Inizialmente si pensava che la loro presenza sul nostro territorio fosse temporanea – ha proseguito l’esponente della giunta – poi invece col protrarsi del conflitto è chiaro che dobbiamo cercare di fare il possibile per farli vivere al meglio, inoltre anticipiamo così anche i vari finanziamenti nazionali che tardano ad arrivare”.