A Lecco ogni abitante ha a disposizione 15,4 metri quadrati di verde urbano; segue Milano con 17,8; quindi Varese con 19,3; poi Pavia con 24,1. E quindi Bergamo con 25,4; Brescia con 26 metri quadrati per abitante; Cremona con 31,6 metri quadrati; Mantova con 40,3 metri quadrati; Monza con 58,3 metri quadrati per abitante; Lodi con 58,6; Como con 67,6. Infine, troviamo Sondrio con 298,2 metri quadrati di verde urbano pro capite. Il dato medio nazionale è di 33,8 metri quadrati. Sono dati diffusi da Coldiretti Lombardia.
Monza, che ha anche uno dei parchi cintati più grandi d’Europa, è sopra la media nazionale ma perde terreno rispetto al 2019 quando i metri quadrati per ogni cittadino erano 71,9. Comunque la migliore della pianura.
“Il report Coldiretti sul verde urbano evidenzia dati preoccupanti. Siamo sotto la media nazionale in città importanti come Bergamo, Brescia, Milano e Varese per disponibilità di verde pro capite. Al di là dei proclami si è fatto poco in queste città per contrastare il cambiamento climatico e migliorare la qualità dell’aria. Servono politiche locali più concrete ed efficaci che sfruttino anche le opportunità messe in campo da Regione Lombardia: solo negli ultimi due anni abbiamo messo a disposizione 16 milioni di euro per boschi urbani e infrastrutture verdi di pianura”, ha detto l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi.
E poi: “Stiamo già lavorando – ha detto l’assessore – a una legge regionale sull’agricoltura urbana per potenziare tetti verdi, orti urbani, infrastrutture ecologiche. La nuova Pac e il green deal devono essere occasione per rilanciare il verde e la forestazione urbana, inserendola a pieno titolo nelle politiche agricole anche per valorizzare il ruolo degli agricoltori nella gestione del verde e nella manutenzione. Dobbiamo sviluppare filiere locali in ambito vivaistico per valorizzare le essenze arboree autoctone ed evitare le importazioni di piante inadatte al nostro contesto”.