Il 28 luglio si avvicina e l’addestramento per Paolo Nespoli si fa sempre più intenso. L’astronauta veranese, sessant’anni lo scorso 6 aprile, è a Colonia, in Germania, nel centro addestramento astronauti dell’Agenzia spaziale europea (Esa), dove sta concludendo un’importante sessione di preparazione prima del decollo della missione Vita dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) che lo vedrà nell’equipaggio. Sarà la sua terza missione di lunga durata nello Spazio sulla Iss, la stazione spaziale internazionale. Ci resterà sei mesi.

Gli esperimenti. Gran parte delle giornate tedesche è dedicata a tredici esperimenti selezionati dall’Asi, che Nespoli dovrà realizzare una volta a bordo della stazione orbitante. Sotto la guida dei suoi trainer e dei responsabili dei programmi, il veranese si sta cimentando con l’esperimento per misurare lo stress attraverso il costante monitoraggio del livello di tensione e affaticamento, poi con quello per i problemi di intolleranza ortostatica legata alla permanenza in orbita. E, infine, con l’esperimento sulla realtà virtuale applicata ai lavori sulla stazione spaziale. Le giornate a Colonia vengono filmate minuto dopo minuto da una troupe che ne farà un documentario che sarà presentato alla prossima mostra del cinema di Venezia.

Sul sito dell’Asi, nei giorni scorsi, l’ultima dichiarazione di Nespoli prima dei pressanti impegni: «È stato un anno molto intenso e i prossimi due mesi che mi separano dal lancio saranno ancora più impegnativi. Torno sulla stazione spaziale e sono carico di adrenalina, pronto per fare bene il mio lavoro. A bordo condurremo più di duecento esperimenti, di cui molti saranno di natura biomedica». L’uomo che è stato il vivace bambino che nella casa di famiglia in via Parini sognava ad occhi aperti di andare tra le stelle, da grande, non ha ancora smesso di rincorrere i suoi sogni.

In contatto con la Terra. «Quando mi chiedono se sarà la mia ultima missione – così l‘ingegnere veranese lo scorso febbraio all’Ansa – rispondo sempre “Ma chi lo ha detto?”. Tra una ventina di anni, come tutti, riuscirò forse a comprarmi un biglietto per godermi lo spazio da turista e fare quello che mi pare, senza avere Houston che mi guarda sempre».

Grazie ai social, nei suoi sei mesi nello spazio, l’uomo delle stelle sarà in continuo contatto con i terrestri che lo seguiranno. «Quando ero ragazzino – ha detto Nespoli sempre all’Ansa – e vedevo gli astronauti sulla Luna, non avevo altro modo per dare il mio contributo, a parte guardarli, mentre oggi abbiamo un modo per farvi cooperare in modo più fattivo». A seguirlo ci saranno tutti i veranesi, che il sindaco Chiolo vuol radunare al centro sportivo, davanti a un maxi schermo, per il lancio. La partenza è prevista dalla base spaziale russa di Baykonur a bordo della navicella Soyuz.