Vendemmia al via in Lombardia: -15% di uva per colpa del maltempo ma qualità ottima

Qualità ottima ma produzione ridotta a causa di un -15% di uva sui filari: sono i numeri iniziali della vendemmia 2021 in Lombardia. La produzione vinicola regionale punterà tutto sulla qualità.
Vendemmia in Lombardia
Un’attività di vendemmia in Lombardia

Scatta l’ora della vendemmia in Lombardia che secondo le prime stime vedrà a livello regionale un calo medio nei raccolti di circa il 15% rispetto allo scorso anno. È quanto afferma la Coldiretti Lombardia in occasione del distacco dei primi grappoli di uva in Franciacorta. Nei prossimi giorni le operazioni entreranno nel vivo anche in Oltrepò Pavese, mentre gli ultimi a partire saranno i viticoltori della Valtellina. «Quest’anno – prosegue la Coldiretti Lombardia – il via alla raccolta dell’uva sui nostri territori parte con una settimana di ritardo rispetto alla precedente stagione, a causa delle gelate primaverili tardive che hanno di fatto rallentato lo sviluppo dei vigneti, su cui poi nei mesi estivi si sono abbattute a macchia di leopardo anche diverse grandinate localizzate talvolta violente, come quella che a fine giugno ha interessato l’Oltrepò Pavese con centinaia di ettari di filari falcidiati da chicchi di ghiaccio grandi come noci, accompagnati da forti raffiche di vento. L’andamento della raccolta – precisa la Coldiretti Lombardia – sarà influenzato dal resto del mese di agosto e da quello di settembre per confermare le previsioni anche sul piano quantitativo».

«Nonostante le bizze del clima – continua la Coldiretti regionale – si segnala comunque una buona condizione sanitaria dei vigneti, preludio a una vendemmia di qualità che nei nostri territori è destinata per circa il 90% a produzioni certificate grazie a cinque Docg, 21 Doc e 15 Igt. La produzione italiana quest’anno – sottolinea la Coldiretti – si stima in calo del 5-10% a livello nazionale per un quantitativo compreso tra i 44 e i 47 milioni di ettolitri, ma molto dipenderà sia dall’evoluzione delle temperature, che influiscono sulla maturazione, sia dall’assenza di nubifragi e grandinate che hanno un impatto devastante sui vigneti e sulle quantità prodotte. In Italia si attende comunque un’annata di buona/ottima qualità. Nonostante il calo a livello nazionale l’Italia quest’anno – precisa la Coldiretti – è il primo produttore mondiale di vino mentre per il secondo posto si prospetta una sfida tra Francia e Spagna che hanno subito una contrazione dei raccolti, anche se più marcato per i cugini d’Oltralpe».