L’assessorato al Welfare di Regione Lombardia ha dato i numeri sulle vaccinazioni dopo l’entrata in vigore della Legge Lorenzin, a inizio settembre.
“Sono 1.812 in tutta la Lombardia gli alunni che non hanno presentato entro l’11 settembre, la documentazione necessaria, prevista in virtù della legge Lorenzin sui vaccini per l’iscrizione a asili nido e scuole dall’infanzia. Rispetto ai 717 segnalati alla prima rilevazione fatta alla scadenza dei 10 giorni fissati per legge il numero è aumentato di 1.095, significa che la nostra intuizione che le scuole fossero un po’ in ritardo con la comunicazione era esatta”.
Lo ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia in seguito all’ultimo monitoraggio compiuto dalle 8 Ats della Lombardia sull’invio degli elenchi da parte di nidi e scuole dell’infanzia, dei bambini che non hanno presentato la documentazione richiesta per l’iscrizione.
Ci sono anche i dati relativi all’Ats della Brianza, suddivisi anche per Asst.
Asst Monza: Totale scuole materne presenti sul territorio, 98; totale nidi presenti sul territorio,82; totale scuole/nidi che hanno trasmesso elenchi,24; numero alunni segnalati in quanto non hanno presentato documentazione, 77.
Asst Vimercate: Totale scuole materne presenti sul territorio, 151; totale nidi presenti sul territorio, 123; totale scuole/nidi che hanno trasmesso elenchi,26; numero alunni segnalati in quanto non hanno presentato documentazione, 117.
Ats della Brianza: Totale scuole materne presenti sul territorio 418, totale nidi presenti sul territorio 280, totale scuole/nidi che hanno trasmesso elenchi 63, numero alunni segnalati in quanto non hanno presentato documentazione 261.
“Prendiamo atto di questi nuovi dati dai quali desumiamo che il numero dei bambini che hanno deciso di non presentare alcuna documentazione è esiguo rispetto agli oltre 30.000 inadempienti alle vaccinazioni obbligatorie per le coorti fino a 6 anni. Ci auguriamo che effettivamente tutti abbiano deciso di far vaccinare i propri figli e non, come sta già capitando in alcuni casi, utilizzino la richiesta di prenotazione come escamotage per ritardare il momento dell’esclusione dalla scuola. I nostri centri vaccinali, comunque stanno lavorando a pieno ritmo, cercando di convincere e sciogliere i dubbi anche dei genitori più resistenti, soprattutto quando questi sono legati a situazioni cliniche complesse del bambino. Allo stesso tempo voglio ribadire che saremo inflessibili e bloccheremo tutte quelle azioni dilatorie che hanno l’obiettivo di non vaccinare i figli lasciando che continuino a frequentare la scuola”, ha commentato l’assessore.