“Un bagno nel Lombra”, all’invito del vicesindaco arrivano in cento: è polemica a Ceriano

Il presidente del Parco Groane: "Per accedere all'area danneggiate delle recinzioni, l'acqua delle cascate? Attiva dalle industrie"
Il vicesindaco di Ceriano Dante Cattaneo davanti alle cascatelle del Lombra

Dante Cattaneo, vicesindaco ed ex primo cittadino cerianese, come da tanti anni a questa parte ha festeggiato l’estate con un classico – per lui – tuffo nel Lombra, torrentello che scorre nei boschi attorno al paese e, a pochi passi dalla zona industriale di via Milano, forma una cascatella con un piccolo laghetto.

Per il leghista, da quasi quindici anni al centro delle cronache locali e nazionali per le sue iniziative sicuramente singolari e talvolta eccentriche (come ad esempio quando si fece invitare a casa dei concittadini per una cena in cambio della promessa di lavare i piatti) e per la strenua lotta allo spaccio nei boschi delle Groane, si tratta di un evento rituale nel tempo, ma per quest’anno ha deciso di invitare chiunque volesse per un tuffo insieme.

Ceriano, il tuffo per il vicesindaco è una tradizione

E così sabato si sono presentate un centinaio di persone a Ceriano, anzi a dire il vero in tutti i paesi del circondario. Perché molti arrivavano da fuori, anche da Milano, anche da lontano, e delle cascatelle di Ceriano – nel frattempo diventate fenomeno social in un’arida estate, soprattutto per chi è rimasto in città senza vacanze – ovviamente non avevano mai sentito parlare, figuriamoci trovarle a naso con la sola indicazione del navigatore.

Così via per le strade delle Groane a cercare indicazioni dai passanti, a loro volta incuriositi e stupiti dall’inatteso flusso turistico. In breve, tolto l’evento, in tanti hanno proseguito a cercarle anche nei giorni successivi, finanche a spingere il Parco delle Groane a chiarire la situazione.

Ceriano, il presidente del Parco Groane: “Danneggiamenti per accedere alle cascate”

Per prima cosa una specifica geografica: “Le cascate del torrente Lombra non sono nel Parco delle Groane, in ogni caso ricordiamo che nel perimetro del Parco vige il divieto di balneazione“, spiega in una nota il presidente Emiliano Campi. Il terreno, risulta infatti in parte di proprietà privata e in parte comunale, ma all’esterno del Parco.

Purtroppo per accedere alle cascate sono state danneggiate alcune recinzioni di proprietà dell’ente“, continua il presidente: “Inoltre, come recita il Regolamento del Parco all’articolo 33, all’interno del Parco delle Groane: “Nei bacini e corsi d’acqua pubblici è vietato entrare o effettuare la balneazione, fare accedere animali, pescare e immettere pesci o altri animali”. Relativamente alle cascate di Ceriano da una sommaria verifica si conferma che l’acqua presente non è di origine naturale, ma bensì dovrebbe trattarsi di acqua proveniente dai vicini insediamenti industriali“. Insomma non proprio un tuffo nella natura, anche se dovesse trattarsi di acqua depurata.n D.Mar