Una decisione presa «con e per l’intera filiera». Dopo le voci sempre più insistenti dei giorni scorsi, e dopo che già ad aprile si erano avuti i primi scricchiolii sulla tenuta dell’evento con l’annuncio della rinuncia all’evento da parte di due big come Ktm e Bmw, venerdì 26 giugno è arrivata anche l’ufficialità: Eicma 2020 non si farà. L’esposizione internazionale del ciclo e motociclo prevista in Fiera Milano è stata posticipata di un anno. L’annuncio è arrivato oggi attraverso una nota diffusa da Eicma spa, la società controllata da Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), di cui è amministratore delegato Paolo Magri. «Il valore e la leadership internazionale del nostro evento espositivo – ha spiegato Magri – ci hanno spinto a non scommettere sull’evoluzione sanitaria legata all’emergenza Covid-19 e, soprattutto, ad ascoltare e tutelare l’intera industria delle due ruote che, con Fiera Milano in primis e i nostri partner, continua a vedere in Eicma un modello vincente e la sua più importante opportunità b2c e b2b in ambito fieristico». L’esposizione si terrà dall’11 al 14 novembre 2021, il 9 e il 10 saranno giorni di apertura esclusivi per operatori del settore e giornalisti.
«L’andamento del mercato e le sfide economiche e sociali che il periodo di lockdown ha imposto a livello globale anche al nostro comparto – ha aggiunto Magri – ci obbligano oggi alla responsabilità e ad agire su larga scala nell’interesse degli espositori e dei nostri visitatori, posticipando con una solida convergenza d’intenti l’edizione 2020». L’appuntamento, che attira centinaia di migliaia di appassionati e che negli anni si è affermato come uno degli eventi più importanti del capoluogo lombardo per attrattività, interesse e visibilità, è quindi solo rimandato al 2021, dal 9 al 14 novembre, sempre nel quartiere fieristico di Milano-Rho.
Il presidente del CdA di EICMA Pietro Meda ha infine sottolineato che «l’edizione 2021 avrà grande valore simbolico e auspichiamo possa contribuire a far dimenticare agli appassionati e a tutta la filiera delle due ruote questa difficile ed eccezionale congiuntura».