Tutti i vandali di capodanno in Brianza (e a Caponago chiedono scusa)

Vandali scatenati a capodanno in tutta la Brianza. Decine i casi di danneggiamenti provocati nell’ultima notte dell’anno, con petardi ma anche sassi e armi da fuoco. Da Paderno a Caponago, da Lissone a Lazzate.
La persiana e i doppi vetri forati da un proiettile sparati all'interno della sede Avis di via Verdi
La persiana e i doppi vetri forati da un proiettile sparati all’interno della sede Avis di via Verdi Paolo Volonterio

Vandali scatenati a capodanno in tutta la Brianza. Decine i casi di danneggiamenti provocati nell’ultima notte dell’anno, con petardi ma anche sassi e armi da fuoco. Da Paderno a Caponago, da Lissone a Lazzate.

A Paderno Dugnano è stata distrutta la sala d’attesa della stazione alla fermata di Palazzolo: gli anonimi se la sono presa con la vetrina del distributore automatico di bibite della stazione, tempestandolo di colpi per impossessarsi delle bottigliette. Forse per un brindisi. I responsabili di Ferrovie Nord hanno provveduto a sporgere denuncia contro ignoti.


A Cesano Maderno sconosciuti hanno fatto esplodere, incendiandola, l’ex casetta del latte di Molinello. È stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per mettere in sicurezza l’area.

A Lazzate devastati, nella notte di San Silvestro, il vecchio gabbiotto del distributore di benzina dismesso di piazza Caduti e la casetta dell’acqua. Il gabbiotto, rimasto inutilizzato dopo la chiusura del benzinaio risalente a un paio d’anni fa, è stato vandalizzato e semidistrutto. Stessa sorte, è toccata anche alla casetta dell’acqua di piazza del mercato, presa a colpi di petardi nella notte di San Silvestro e rimessa in servizio solamente martedì mattina, dopo l’intervento del comune che ha segnalato i danni a Brianzacque.

Vandali e maleducati. Il sindaco Rosaria Longoni e chi amministra la città di Nova Milanese hanno promesso faranno di tutto per individuare gli autori delle scritte rosse che hanno imbrattato le casette natalizie. Un “vaffa…” gratuito regalato alla città. La bravata è stata registrata dall’occhio attento del videocontrollo dei negozi della piazza e della filiale del Banco di Desio, filmati che potranno servire per risalire agli autori.


Lungo il canale Villoresi invece è andata distrutta una panchina di legno, quasi completamente consumata dalle fiamme alimentate probabilmente con alcune riviste edite dalla parrocchia, trovate in gran quantità lì vicino.

A Lissone sono state vandalizzate e pesantemente danneggiate le 6 postazioni barbecue del Bosco Urbano. Cosa resta dell’ “area grigliata” a libera disposizione dei cittadini, l’unica dove è possibile accendere i fuochi negli appositi barbecue, è presto detto: murature fate a pezzi, devastate o danneggiate in più punti. Con lastre abbandonate per terra, tra cumuli di cenere e rifiuti.

Capodanno con la mano pesante anche a Seregno. Il muretto perimetrale della scala che porta ai parcheggi sotterranei del complesso della Corte del cotone è stato sventrato in maniera clamorosa, almeno in parte, sul lato che dà sulla via Polo, tanto da costringere prima i carabinieri e poi il personale comunale a provvedere ad isolare l’area con nastro da cantiere, per evitare guai peggiori. Sembra che qualcuno abbia infilato in una crepa una serie di petardi facendoli esplodere in serie. L’esplosione ha fatto crollare il muro per un danno notevole.

Esclusa ogni forma di intimidazione, invece resta solo l’ipotesi bravata per spiegare lo sparo che ha infranto una finestra della sede dell’Avis in via Verdi. Il proiettile sparato da mano ignota ha forato la persiana in alluminio, il doppio vetro della porta finestra, bucato la tenda che è caduto a terra, finendo la corsa contro il muro per rimbalzare infine sul pavimento.

Dell’accaduto s’è accorto casualmente, lunedì mattina, intorno alle 11, l’attuale segretario e già presidente di sezione, Roberto Tognacca, che ha immediatamente avvertito la locale stazione dei carabinieri, i quali sono prontamente intervenuti sul posto per i rilievi del caso e a prelevare il bossolo. Successivamente i locali sono stati visitati anche dai carabinieri della Scientifica per stabilire da dove fosse partito il colpo di arma da fuoco.

Le forze dell’ordine hanno escluso qualsiasi forma di intimidazione, imputando invece il tutto alla notte troppo allegra e sfrenata per scacciare l’anno vecchio o festeggiare l’arrivo dell’anno nuovo.

A Caponago, un gruppo di minorenni ha deciso bene di scagliare una pietra contro la finestra della custode della scuola. In via De Gasperi, nella casa abitata dalla custode e collaboratrice scolastica stava accogliendo il 2017 in compagnia di figli, genitori e nipotino di 4 anni.

«Ci siamo spaventati tantissimo – dice – Sarebbe potuta andare anche molto peggio: che sarebbe successo se si fosse rotto anche il vetro interno e il sasso fosse finito in testa a mio padre, anziano, che era seduto proprio lì vicino? O se qualche scheggia avesse colpito il bimbo che stava guardando fuori i fuochi d’artificio?».

La pietra scagliata dai ragazzi (il gruppo era di 10-15 minori, tutti frequentanti le scuole superiori) aveva una lunghezza di circa 10 centimetri: del doppio vetro ha bucato lo strato esterno e ha “solo” scheggiato fortemente quello interno; a terra, fuori dalla finestra, sono stati trovati anche 2 sassi più piccoli che probabilmente non avevano sortito l’effetto desiderato.

«Dopo il danno sono scappati» ricorda Giusy, che tuttavia – assieme al marito e a qualche ragazzo che ha affrontato le proprie responsabilità – è riuscita a individuare tutta la banda, poco più tardi, fuori dal municipio. Ha sporto denuncia presso i Carabinieri di Agrate Brianza.

«Nei giorni successivi molti dei ragazzi coinvolti sono venuti a scusarsi, alcuni anche assieme ai genitori. Mi ha fatto piacere e umanamente mi dispiace per quanto avvenuto, perché li conosco da quando erano alle elementari…ma devono capire le conseguenze delle loro azioni». Dello stesso avviso anche il sindaco Monica Buzzini, che dichiara di «non voler lasciar cadere la questione. Sia perché si tratta di una struttura pubblica sia, e soprattutto, perché i ragazzi devono capire che per ogni azione c’è una reazione, e non solo una. Per fortuna che nessuno si è fatto male».

In merito ai provvedimenti da prendere, Buzzini spiega che «dobbiamo confrontarci con i carabinieri per capire il da farsi». Anche perché non si tratta del primo caso di atti vandalici messi a segno da minorenni a Caponago. Compresa, non troppi mesi fa, l’accensione di un fuoco proprio all’esterno dell’edificio scolastico e in orari notturni.