Tumore della prostata: diagnosi innovativa all’ospedale di Vimercate

L:ospedale di Vimercate introduce nuovi strumenti diagnostici per identificare il tumore della prostata: “fusion biopsy” che unisce risonanza magnetica ed ecografia.
La nuova strumentazione e lo staff di Vimercate
La nuova strumentazione e lo staff di Vimercate

Nuovi mezzi per scoprire il tumore alla prostata all’ospedale di Vimercate. Si chiama “fusion biopsy” della prostata: una metodica diagnostica di recente introduzione per la diagnosi di tumore prostatico significativo.

Questo è il metodo innovativo introdotto da qualche giorno all’ospedale di Vimercate e consiste nella combinazione di due tecniche utilizzate per la diagnosi: la risonanza magnetica e l’ecografia prostatica transrettale. Questo sistema ha trovato spazio nel reparto di Urologia diretto dal dottor Gianfranco Deiana. Mediante l’utilizzo di un ecografo di ultima generazione (l’Asst della Brianza ha investito, in proposito, 70.000 euro), è possibile acquisire e “fondere” le immagini della risonanza magnetica con quelle ecografiche della prostata.

«Un sistema di navigazione durante la procedura di biopsia – racconta Deiana – permette di guidare l’ago da biopsia fino all’area “bersaglio” evidenziata da una precedente risonanza magnetica multiparametrica». Attualmente la “fusion biopsy” risulta essere la tecnica più accurata per la diagnosi di adenocarcinoma prostatico: l’Urologia di via Santi Cosma e Damiano, è la prima struttura della provincia a introdurla. «È importante sottolineare che con questa metodica – continua il direttore della struttura di Urologia – possiamo eseguire biopsie mirate di aree altamente sospette per carcinoma, evidenziate dalla risonanza multiparametrica ma non visibili con l’ecografia tradizionale. Questa tecnica ci permette di aumentare il tasso di rilevamento di un tumore della prostata fino al 60% circa, raddoppiando, praticamente, la performance della tecnica precedente e consentendo una diagnosi più precoce del tumore che si traduce per il paziente in una maggiore efficacia dei protocolli terapeutici».