Tram, mannaia Legge stabilità A rischio Limbiate, Desio e Seregno

«Abbiamo il 70 percento di possibilità di perdere la metro-tramvia». Non ha usato mezzi termini l’assessore alla Viabilità e ai trasporti della provincia di Milano Giovanni De Nicola all’incontro dedicato alla Milano- Limbiate nella sala consiliare di Limbiate di venerdì sera.
Un tram verso la Brianza
Un tram verso la Brianza

«Abbiamo il 70 percento di possibilità di perdere la metro-tramvia». Non ha usato mezzi termini l’assessore alla Viabilità e ai trasporti della provincia di Milano Giovanni De Nicola all’incontro dedicato alla Milano- Limbiate nella sala consiliare di Limbiate di venerdì sera. A finire sotto accusa è il maxi-emendamento alla Legge di stabilità già approvato al Senato. «Di fatto il comma 51- ha tuonato l’assessore davanti ai rappresentanti istituzionali – revoca gli interventi sulle linee tranviarie e metropolitane che non saranno già affidate attraverso gare di appalto entro un mese dalla data dell’approvazione della legge. I finanziamenti confluiranno in un fondo unico e saranno nuovamente destinati. Peccato che la priorità sia stata data alla metrotramvia di Padova, un’opera di cui non esiste neanche il progetto preliminare. La conferenza dei servizi ha approvato proprio ieri il progetto, ma i tempi tecnici per bandire una gara d’appalto e affidare i lavori in 30 giorni non ci sono. E’ veramente scandaloso, un vero furto, qui si lascia la zona più inquinata d’Italia senza un’infrastruttura necessaria il cui iter è iniziato parecchi anni fa». Il fendente del rappresentante di Fratelli d’Italia in Provincia è per il ministro padovano Flavio Zanonato, sindaco della città veneta dal 2009. Ora la palla passerà alla Camera per l’approvazione. «Con il comma 60- ha proseguito De Nicola- c’è anche il rischio di uno spostamento di fondi della Milano- Desio Seregno. Sarebbe un’altra sciagura, saremmo anche costretti a risarcimenti milionari all’impresa che ha vinto l’appalto». Mobilitare gli amministratori locali in primis per coinvolgere i parlamentari eletti sul territorio: questo l’obiettivo a breve termine per scongiurare quello che ormai sembra vicino. E comitati e associazioni di utenti hanno annunciato una mobilitazione già nei prossimi giorni.