A poche ore dal disastroso terremoto che ha sconvolto il Marocco nella notte tra l’8 e il 9 settembre, la Caritas ambrosiana ha avviato una raccolta fondi per finanziare interventi d’urgenza nel breve periodo e poi di riabilitazione e ricostruzione nel medio e lungo periodo.
Terremoto in Marocco, non raccolte dirette di aiuti materiali
Come accaduto anche in altre recenti emergenza Caritas ha scelto di non dare il via a raccolte dirette di aiuti materiali e nemmeno di incoraggiarle presso le parrocchie, a meno che la richiesta non arrivi espressamente dalla Caritas in Marocco. Questo per evitare problemi di distribuzione e anche che i beni provenienti dall’estero non abbiano effetti depressivi sulle economie locali.
«La Caritas nazionale e quella diocesana di Rabat si sono attivate sul terreno e hanno preso contatti con le autorità locali dopo la violenta scossa che ha colpito le aree centrali del Paese – ha spiegato Luciano Gualzetti, direttore di Caritas ambrosiana – Invitiamo anche i cittadini e fedeli della diocesi di Milano a manifestare la loro generosa, fraterna solidarietà».
Terremoto in Marocco, come sostenere la raccolta
Per la raccolta fondi Caritas ambrosiana ha predisposto una pagina internet dedicata. È possibile sostenere la raccolta tramite carta di credito online, con bollettino postale o tramite bonifico, indicando come causale Terremoto Marocco 2023.
Anche la Chiesa italiana, tramite la Conferenza episcopale, ha già stanziato 300.000 euro dai fondi dell’8xmille per garantire aiuti immediati alle popolazioni colpite.