Tasse a Monza, aumenta l’Irpef Approvata la Tasi, spese al lumicino

Il Consiglio comunale ha approvato giovedì il bilancio di previsione 2014 con i 18 voti a favore della maggioranza di centrosinistra, 8 contrari e 1 astenuto. Un bilancio segnato ancora una volta da una riduzione dei trasferimenti dello Stato. Aumenta l’Irpef, approvate le aliquote della Tasi.
Il sindaco di Monza Roberto Scanagatti
Il sindaco di Monza Roberto Scanagatti

Il Consiglio comunale ha approvato giovedì il bilancio di previsione 2014 con i 18 voti a favore della maggioranza di centrosinistra, 8 contrari e 1 astenuto. Un bilancio segnato ancora una volta da una riduzione dei trasferimenti dello Stato (5 milioni di euro nell’ultimo anno da aggiungere ai 20 milioni ridotti dal 2011), dalla necessità di coprire un buco ereditato di 8 milioni e dagli sforzi compiuti dall’amministrazione per contenere la spesa (11 milioni di spending review nell’ultimo biennio) e dalla Tasi, la nuova imposta che sostituisce la vecchia Imu sulla prima casa, che genererà però un gettito inferiore, rispetto alla precedente, di 1,6 milioni di euro.

Il bilancio corrente è previsto in pareggio a 127 milioni di euro. Saranno garantiti i servizi indispensabili, il settore sociale, finanziato con 26,2 milioni e il settore istruzione, a cui sono destinati 11,2 milioni. Tra gli altri, al settore viabilità e trasporti vanno 11,3 milioni; alla polizia locale 6,3 milioni, alla cultura 3,8 milioni e alle attività sportive e ricreative 1,8 milioni. Per quel che riguarda gli investimenti nel 2014 sono previsti 69 milioni di euro destinati alle opere pubbliche – prioritarie scuole e strade – che saranno finanziati con mutui (16 milioni di euro), alienazioni di immobili, oneri e trasferimenti.

Sull’addizionale Irpef il Comune ha deciso di aumentarla differenziandola però per scaglioni di reddito, tutelando le fasce medio basse e esentando dall’imposta i redditi fino a 15 mila euro. Per i redditi fino a 15 mila euro (ma solo se il reddito complessivo supera tale soglia) l’aliquota sarà dello 0,6%, dello 0,65% tra 15 e 28 mila euro, dello 0,7% tra i 28 e i 55 mila, dello 0,75% tra 55 e 75 mila mentre l’aliquota massima dello 0,8% sarà applicata a tutti i redditi superiori a 75 mila euro. In cifre, per le fasce inferiori alla soglia massima, gli aumenti dell’addizionale comunale sull’Irpef andranno da 1,5 a 14 euro al mese. Monza è tra i pochi capoluoghi lombardi che non hanno applicato il massimo dell’aliquota (0,8%) a tutte le fasce di reddito.

La Tasi è fissata al 2,5 per mille. Sulla Tasi è prevista anche una detrazione di 60 euro per gli immobili la cui rendita catastale non superi i 300 euro: ciò escluderà dall’applicazione del tributo una parte rilevante dei possessori di prime case. Sul contenimento della spesa il Comune è riuscito a ridurla di 11 milioni di euro nell’ultimo biennio attraverso, ad esempio, la revisione dei costi di telefonia, la riduzione delle locazioni utilizzate dall’amministrazione, la cancellazione di commissioni superflue, la riduzione del personale, che negli ultimi anni è passato dalle 980 persone a tempo indeterminato e 76 a tempo determinato alle, rispettivamente, 936 e 46 attuali.