Botta e risposta tra Lega ed amministrazione comunale di Seregno, con tema la manutenzione delle strade. Dopo le critiche per le troppe buche che caratterizzano le arterie sul territorio, espresse a più riprese dal capogruppo consiliare leghista Edoardo Trezzi, stavolta ad andare all’attacco del sindaco Alberto Rossi e della sua giunta è stato il consigliere Stefano Casiraghi.
Strade: l’attacco del consigliere Stefano Casiraghi
«Anticipando di un anno i tempi della prossima campagna elettorale -ha sottolineato Casiraghi-, il sindaco, con la sua brama di apparire a tutti i costi, sta continuando a riempirsi la bocca, affermando di aver investito cifre record per il piano strade. Fortunatamente, però, i seregnesi hanno gli occhi per vedere». Ecco il motivo della critica: «Sabato scorso, facendo un giro in città, mi sono fermato all’incrocio tra le vie Cadore e D’Aquino, dove Rossi ed il suo assessore ai lavori pubblici Pinuccio Borgonovo hanno deciso di fare una bella gettata di catrame, senza alcun senso logico, creando un marciapiede mastodontico, privo di motivazione. Faccio presente che in tanti parcheggiavano lì per potersi recare nelle attività commerciali di Santa Valeria». La dose è stata quindi rincarata: «L’assessore Borgonovo non è la prima volta che interviene drasticamente con gettate di catrame, basti pensare alla rotatoria tra le vie Bellini e Bandiera. In consiglio comunale ci si riempie la bocca parlando di ecosostenibilità, ma poi avviene tutto il contrario. Molti sabato mi si sono avvicinati per lamentarsi ed hanno ragione. Io avrei realizzato un marciapiede di normali dimensioni e magari qualche stallo per i parcheggi, per andare incontro alle esigenze delle attività».
Strade: la replica dell’assessore Pinuccio Borgonovo
Chiamato in causa, Borgonovo ha replicato: «Premetto che non c’è stato alcun consumo di suolo, perché ci siamo limitati a rialzare il livello della carreggiata, che era già asfaltata e non a verde. Questo, di concerto con la polizia locale, per risolvere un grave problema di sicurezza ed assolvere al dettato del codice della strada, che vieta di parcheggiare agli angoli delle strade. Al momento della definizione degli stalli per il nuovo mercato, abbiamo cercato di superare il fenomeno del posteggio selvaggio con una zebratura, senza tuttavia risultati. Per questo, si è reso necessario un intervento più incisivo. Il parcheggio sulla curva era molto pericoloso, prova ne sia che si è verificato più di un incidente, per fortuna non grave, tra le auto in fase di svolta e quelle che, in retromarcia, cercavano di reinserirsi sulla carreggiata». La chiosa suona come una stoccata: «Le problematiche sulle strade che noi stiamo provando a risolvere si trascinano da 20 anni e più. Prima, purtroppo, si è preferito investire tutto sull’auditorium di piazza Risorgimento, che oggi è chiuso…».