«Non vogliamo raccontare nulla. Certe cose prima si dimenticano, meglio è per tutti». A parlare a il Cittadino qualche anno fa, era stata una parente stretta di Antonio Ragnanese, il 49enne di Brugherio unica vittima brianzola della strage dell’Heysel. La telefonata dove le si chiedeva un ricordo di quei fatti forse è arrivata inaspettata. La voce conciliante all’inizio si fa dura: la famiglia non parla, grazie.
