Stato, crisi del mattone ed evasione alle stelle: e Bovisio deve raddoppiare le tasse

È un caso emblematico della crisi che sta attanagliando le amministrazioni comunali: per colpa del taglio dei trasferimenti statali, del crollo degli oneri di urbanizzazione e per una morosità che ormai è fuori controllo, per far funzionare il Comune a Bovisio non è restato altro da fare che inasprire le tasse.
Giuliano Soldà, sindaco di Bovisio
Giuliano Soldà, sindaco di Bovisio

Aumentare le tasse per poter riuscire a mantenere inalterata la spesa in ambito sociale e culturale. È questa la filosofia che c’è alla base del primo bilancio di previsione approvato dall’amministrazione comunale di Bovisio Masciago guidata dal sindaco Giuliano Soldà. «Si tratta di una scelta dolorosa – ha spiegato Daniele Ratti, assessore alla partita, nel corso del Consiglio comunale di martedì – ma necessaria. I trasferimenti statali nel 2009 erano di 2,8 milioni di euro, mentre quest’anno siamo noi che dobbiamo restituirne 170mila. Gli oneri di urbanizzazione non sono più un’entrata ed inoltre c’è anche un alto tasso di morosità che ha portato negli anni ad un mancato incasso di 7 milioni di euro. Ci impegneremo al massimo per recuperare l’evasione ma non c’è altra soluzione a un aumento delle tasse, che a Bovisio erano tra le più basse della Brianza».

Aliquota Tasi: quasi il doppio

Il ritocco non è certo trascurabile visto che l’addizionale Irpef sale dallo 0,6 allo 0,8% mentre l’aliquota della Tasi quasi raddoppia passando dall’1 all’1,8%, con un entrata prevista di 1 milione 530mila euro a fronte degli 817mila euro del 2014. Questa “stangata” sarà meno pesante sulle persone colpite dall’alluvione, visto che queste saranno esentate dal pagamento della Tari. «I servizi sociali – ha dichiarato il sindaco Giuliano Soldà – ci costano 2,5 milioni di euro all’anno. Il Comune eroga 26 servizi, di cui solo nove sono obbligatori. Avremmo potuto tagliare qui ma non abbiamo voluto». Mariano Delle Cave, capogruppo del Pd, ha puntato il dito contro l’Amministrazione precedente. «Gli aumenti sono di questa entità perché dobbiamo fare una sorta di rientro a causa di quello che non è stato chiesto dal centrodestra. Dovevano essere spalmati. Noi ci siamo posti degli obiettivi e per centrarli servono un tot di risorse».