Stadio Berlusconi a Monza, il sindaco: occorreva aspettare

Le parole di Pilotto dopo il consiglio comunale in cui non è stata votata la mozione: ora moderiamo i toni, la città ha un bel rapporto con la società.
Monza astucci Ac a bambini prima elementare Galliani e Pilotto
Monza: Pilotto e Galliani alla consegna degli astucci Ac Monza ai bambini

Mi sembrava che – al di là della partecipazione emotiva – sul dibattito aleggiasse la cappa di un grande senso di inopportunità“: così ha scritto il sindaco di Monza Paolo Pilotto affidando ai social il suo commento su quanto accaduto in consiglio comunale giovedì 9 gennaio, in occasione del dibattito sull’intitolazione dello stadio a Silvio Berlusconi.

Pilotto ritiene che “il Consiglio comunale abbia sbagliato a non ascoltare la lezione dei nostri avi, che si esprime normalmente attraverso quelle che nel tempo diventano consuetudini, abitudini, spesso vere e proprie norme. E l’orientamento ad aspettare un po’ di tempo, dopo la scomparsa di una persona, per intitolarle strade e piazze (su questo argomento ci sono norme piuttosto precise) o luoghi (argomento meno normato, ma comunque con forti consuetudini) è legato all’esperienza secolare, millenaria, dei rapporti umani“.

Stadio Berlusconi a Monza, il sindaco: l’assenza dei consiglieri di minoranza

Il sindaco dice che la regola dovrebbe valere per tutti, santi ed eroi inclusi, perché ogni vita è spesso “contrassegnata da errori” anche quando si è distinta e allora bisogna attendere “il vaglio del tempo”. “Specialmente quando la vita di una persona è stata poliedrica, vissuta con comportamenti e atti diversi su fronti molto diversi, la saggezza dell’attesa talvolta vale molto più dell’impeto emotivo, assolutamente comprensibile ed umano, che porta a schierarsi a favore o contro…”

Non sono invece bastati diciotto mesi di attesa sulla discussione in aula e, ricorda il sindaco, alla fine non c’è nemmeno stata votazione, per volontà anche di chi la mozione sull’intitolazione l’aveva firmata. “Forse anche tra loro circolava la necessità di una valutazione di opportunità, non so se sulla scelta o se sul momento della scelta“. Ma aggiunge: “Non posso poi non rilevare che i componenti di una delle forze politiche di minoranza, che all’interno del suo simbolo porta il nome della persona scomparsa, non erano presenti in aula, forse per motivi di salute, familiari o di lavoro. L’importanza dell’oggetto discusso, se ritenuta tale, avrebbe forse potuto giustificare una presenza in Consiglio”.

Stadio Berlusconi a Monza, il sindaco: no a guelfi e ghibellini

Trasformare la questione in una sorta di duello tra guelfi e ghibellini non aiuta nessuno” ha scritto ancora Pilotto, il quale chiede a tutti di “moderare toni e passioni, ritornando con pazienza a quelle abitudini che ci hanno insegnato i nostri genitori, nonni e bisnonni”. E infine: “Questa città, questo Consiglio comunale, questa Amministrazione hanno un bellissimo rapporto con la società Ac Monza, con la sua squadra di serie A e con i 700 e più atleti che crescono al suo interno. Cerchiamo di non guastarlo, anzi, specialmente ora, rinsaldiamolo con tutto l’affetto e l’amicizia sportiva che è presente in ognuno di noi”.