Sparito dalla comunità minori e con un coltello in tasca: 16enne arrestato a Monza per rapine sui treni

Un 16enne è stato arrestato davanti alla stazione, alla vista degli agenti ha tentato la fuga: è risultato colpito da una ordinanza di custodia in carcere
Monza Controlli polizia
Monza Controlli polizia Fabrizio Radaelli

Non ancora maggiorenne è fuggito da una comunità del Milanese per ritrovarsi davanti alla stazione di Monza, con un coltello artigianale nascosto in una scarpa, perché non si sa mai. Classe 2009, di nazionalità tunisina, è stato intercettato martedì pomeriggio 7 ottobre dagli agenti di una Volante della Polizia di Stato. Era ricercato in quanto colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale per i Minorenni di Milano, per una serie di rapine aggravate che avrebbe commesso, in concorso, a bordo di treni.

Un 16enne arrestato davanti alla stazione: colpito da una ordinanza cautelare in carcere

Il 16enne, alla vista della pattuglia, in servizio di controllo nei giardini dello scalo ferroviario, in via Arosio, si è dato alla fuga. Gli agenti l’hanno immediatamente inseguito, a piedi e poi a bordo dell’auto di servizio, riuscendo a bloccarlo, nonostante il giovane abbia tentato di sottrarsi al controllo reagendo violentemente nei confronti degli agenti.

Il 16enne arrestato a Monza portato in Questura e poi al Beccaria di Milano

Condotto in Questura, essendo senza documenti d’identità ha fornito verbalmente le proprie generalità. Da accertamenti al terminale è emerso che il 16enne si era allontanato da una comunità per minori, dove era stato collocato, e soprattutto che a suo carico pendeva una ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il ragazzo durante una perquisizione ha consegnato spontaneamente un coltello artigianale “in legno e metallo, della lunghezza complessiva di circa 19 centimetri”, che aveva nascosto in una scarpa, sottoposto a sequestro.

Dopo la conferma della validità del provvedimento da parte della Polizia Ferroviaria di Lecco, è stato formalmente arrestato e, informato dei propri diritti e assistito da un avvocato d’ufficio, è stato successivamente tradotto all’Istituto Penale per Minorenni “Cesare Beccaria” di Milano, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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