Approvato un emendamento al decreto legge Infrastrutture che cambia tutti i divieti come erano previsti per i veicoli Euro 5 diesel dalla direttiva dell’Unione Europea per il miglioramento dell’aria. Fa slittare di un anno, dall’1 ottobre 2025 all’1 ottobre 2026, il termine che prevede la limitazione strutturale alla circolazione per le regioni Piemonte, Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna e prevede allo stesso tempo che la limitazione vada applicata nelle aree urbane dei comuni con popolazione superiore a 100mila abitanti, anziché 30mila.
A ottobre 2026 le Regioni potranno inoltre prescindere dall’inserimento dello stop agli Euro 5 diesel nei piani di qualità dell’aria “mediante l’adozione di misure compensative idonee a raggiungere livelli di riduzione delle emissioni inquinanti coerenti con i vincoli derivanti dall’ordinamento europeo“.
Slitta di un anno lo stop ai diesel Euro 5: la soddisfazione di Salvini e della Lega
Grande soddisfazione in casa Lega, a partire dal ministro Salvini che ha parlato di “una scelta di buonsenso”.
«È una vittoria del buonsenso – sottolinea anche il capogruppo in Regione Lombardia Alessandro Corbetta – fortemente voluta dalla Lega in Lombardia e dal vicepremier Matteo Salvini, che per primo si è battuto per cambiare una norma profondamente ingiusta verso milioni di cittadini. Questa è una battaglia che parte dalla Lombardia, dove nelle scorse settimane è stata approvata la nostra mozione che chiedeva al Governo di sospendere e superare il blocco dei diesel Euro 5, individuando soluzioni alternative che tengano conto delle specificità della Pianura Padana. La Lombardia ha deciso di non piegarsi agli euro follie ambientali imposte dall’Ue. Lo stop ai diesel Euro 5 colpirebbe soprattutto lavoratori, artigiani, pensionati e studenti. Per questo abbiamo detto no con determinazione Oggi, grazie alla Lega, vincono il pragmatismo e la difesa dei cittadini».
«Una scelta di buon senso che, soprattutto in Lombardia, rende meno gravoso e oneroso un orientamento europeo a dir poco sproporzionato – ha commentato anche il presidente regionale Attilio Fontana – Alle scelte ideologiche dobbiamo contrapporre azioni sostenibili. Sostenibili in ogni senso: per l’ambiente e per il sistema economico-produttivo».