Servizio civile: la Croce Bianca di Biassono cerca volontari

I candidati hanno tempo fino alle 14 dell’8 febbraio per presentare la propria domanda. «Al momento siamo riusciti ad aggiudicarci solo un volontario, ne servirebbero almeno altri due» dice il presidente Cristian Valtorta.
Volontari della Croce Bianca di Biassono
Volontari della Croce Bianca di Biassono Sarah Valtolina

La Croce Bianca di Biassono è ancora in ricerca di nuovi giovani che aderiscano al progetto di servizio civile universale. Il 14 gennaio scorso è scaduto l’incarico dei giovani che hanno prestato servizio alla sede biassonese della Croce Bianca lo scorso anno. I candidati hanno tempo fino alle 14 dell’8 febbraio per presentare la propria domanda.

«Al momento siamo riusciti ad aggiudicarci solo un volontario, ne servirebbero almeno altri due per sostituire i tre ragazzi che hanno terminato il loro incarico – spiega la presidente, Cristina Valtorta -. Purtroppo quest’anno sono state poche anche a livello generale le richieste di servizio civile in Croce Bianca. Dalla sede centrale di Milano ci dicono che si sono fatti avanti 71 candidati, ma sono decisamente pochi rispetto alle richieste delle 37 sezioni della Croce Bianca».

Il servizio civile è rivolto a ragazzi e ragazze tra i 18 e i 28 anni. Occorre essere in possesso della patente di tipo B da almeno un anno, «ma servono anche serietà e predisposizione ai contatti umani», spiegano dalla Croce Bianca. L’impegno è per la durata di un anno. «Chiunque fosse interessato o volesse maggiori informazioni può lasciare i propri dati anagrafici e un recapito telefonico al centralino della Croce Bianca al numero 039.27.53.030. Saranno poi contattati», precisa Paolo Motta, volontario della Croce Bianca.

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.