Seregno, studente aggredisce un’insegnante in classe: i genitori lo ritirano da scuola

Il grave episodio si è verificato nella succursale di viale Tiziano del liceo Parini. Convocato un consiglio di classe sull'argomento per mercoledì 22 gennaio
Seregno Liceo Parini viale Tiziano- foto da Maps
Seregno Liceo Parini viale Tiziano- foto da Maps

È stato ritirato dalla frequenza scolastica dai propri genitori lo studente della succursale di viale Tiziano a Seregno del liceo Parini, considerato responsabile di aver colpito al volto nei giorni scorsi una sua insegnante, che da allora non è più rientrata in classe. L’episodio, da quel che è emerso, si sarebbe verificato durante una pausa per il cambio d’ora, quando i compagni sono usciti dall’aula ed il giovane si è trovato quindi da solo con la docente, aggredendola senza motivo, con un pugno ed uno schiaffo, tanto da costringerla a ricorrere alle cure mediche per le ferite riportate.

Liceo Parini: la ricostruzione dell’accaduto

La circostanza ha messo a rumore l’ambiente scolastico, spingendo appunto i genitori dello studente a ritirarlo dalla frequenza scolastica, mentre per mercoledì 22 gennaio è stato convocato un consiglio di classe, che offrirà l’opportunità al ragazzo di incontrare i suoi insegnanti e di cominciare un percorso di rielaborazione del suo comportamento. «L’avvenimento è portatore di grande dolore e tristezza» ha scritto il dirigente scolastico Gianni Trezzi in un messaggio agli studenti, che hanno chiesto invano la convocazione di un’assemblea straordinaria per trattare il caso, sollecitando inoltre «riservatezza, soprattutto sui social e nei confronti delle persone estranee alla scuola», considerata la gravità della situazione.

Liceo Parini: la Lega attacca il dirigente scolastico

Nel merito, Edoardo Trezzi, segretario locale della Lega, ha espresso «la nostra piena solidarietà alla professoressa, vittima di un’aggressione vile e inaccettabile, ed al corpo docente che si trova oggi a lavorare in un clima di paura. La gestione del caso da parte del dirigente scolastico, che ha scelto di negare un’assemblea straordinaria e di chiedere riservatezza, è semplicemente vergognosa. Nascondere i problemi non li risolve, li aggrava»