Seregno, processo Aeb-A2A: il sindaco Rossi, nonostante il rinvio a giudizio, resta al suo posto

Il primo cittadino ha annunciato di voler continuare il mandato, con l'appoggio della coalizione che lo sostiene, confidando in una rapida assoluzione
Veduta area del tribunale di Monza
Veduta area del tribunale di Monza

Il sindaco Alberto Rossi a processo, ma resta al suo posto. Venerdì 15 novembre, a Monza, Elena Sechi, Gup del tribunale, ha accolto le richieste avanzate da Salvatore Bellomo e Stefania Di Tullio, sostituti procuratori, ed ha rinviato a giudizio lo stesso primo cittadino, l’assessore Giuseppe Borgonovo, il segretario comunale Alfredo Ricciardi, Loredana Bracchitta, già presidente di Aeb, Giovanni Valotti, già presidente di A2A, e Pierluigi Troncatti, partner di Roland Berger, con le accuse di turbativa d’asta e turbata libertà nella scelta del contrante. Il merito, come è noto, è quello dell’operazione di integrazione societaria tra Aeb ed A2A, un passaggio necessario e ben condotto per la maggioranza di centrosinistra che sostiene Rossi, una svendita per la minoranza di centrodestra, che secondo la procura della Repubblica è stata realizzata con il fine di avvantaggiare A2A, attraverso la sopravvalutazione degli asset che l’utility con radici milanesi e bresciane ha conferito, provocando un danno di oltre 60 milioni di euro ad Aeb, cui va aggiunta l’omessa valorizzazione di un premio di maggioranza, pari a 5 milioni 700mila euro. Contestazioni che gli interessati hanno sempre respinto, con Bracchitta e Valotti che, tramite i propri legali, hanno presentato una controperizia, senza però evitare il rinvio a giudizio. La prima udienza è in programma lunedì 17 marzo 2025, con giudice Valentina Schivo.

Aeb-A2A: il dispiacere del primo cittadino

Nel frattempo, il sindaco ha già confermato di voler proseguire il suo mandato. «La decisione del rinvio a giudizio -ha spiegato Rossiera attesa e non mi coglie di sorpresa. La procura in questi anni ha perseguito la sua tesi accusatoria: così si mette un punto e, finalmente, sarà possibile iniziare a raccontare la nostra versione dei fatti, argomentando ampiamente rispetto a quanto avvenuto, certo che i fatti per i quali vengo accusato non sussistano e che la verità possa emergere al meglio». Il ragionamento è quindi proseguito: «Ribadisco ancora una volta, e lo farò finché avrò fiato, che ogni decisione è stata presa con l’unico obiettivo di fare l’interesse del Comune e della nostra comunità, avvalendoci di esperti noti e riconosciuti ai massimi livelli. Mentre continuiamo uniti e compatti al meglio il lavoro per la nostra città, confido che tutto si possa risolvere con una piena assoluzione nel più breve tempo possibile, per poter finalmente chiudere questa vicenda».

Aeb-A2A: le costituzioni come parti civili

Si sono costituiti parti civili nel processo il comune di Seregno, situazione definita kafkiana dalle minoranze, nonché quelli di Limbiate, Varedo e Bovisio Masciago, oltre a Gsd, partecipata del comune di Desio, ed a tre consiglieri comunali di Lissone.