Seregno, lutto per la scomparsa del medico di base Francesco Scamazzo

Classe 1950, in pensione da qualche anno, il professionista era il settimo figlio di Eva Malamani e di Antonio Scamazzo, che fu l'ultimo medico condotto sul territorio locale
Francesco Scamazzo, a sinistra, con Silvio Garattini, tra i relatori di un corso di formazione per medici, proposto qualche anno fa a Seregno

Cordoglio ed emozione hanno accompagnato a Seregno la scomparsa di Francesco Scamazzo, classe 1950, medico di base tra i più conosciuti sul territorio, in pensione ormai da qualche anno. Il decesso è avvenuto domenica 1 ottobre, dopo un breve periodo di malattia. Scamazzo, presidente dell’associazione Medici di Seregno e della Brianza, incarico che lo aveva visto solerte proponente di iniziative a carattere culturale, per l’aggiornamento formativo della sua categoria, era il settimo figlio di Eva Malamani, pavese, spentasi qualche anno fa, ormai ultracentenaria, e di Antonio Scamazzo, foggiano di Apricena, stabilitosi in Brianza nel lontano 1936, che è stato l’ultimo medico condotto di Seregno e che ancora oggi, ad oltre 20 anni dalla sua morte, è ricordato come esempio di altruismo. A lui, tra l’altro, si deve anche la fondazione della stessa associazione Medici di Seregno e della Brianza, avvenuta nel 1959. Proprio osservando il papà e lo zio materno Vittorio Malamani, apprezzato direttore della clinica medica di Pavia, il giovane Francesco maturò la scelta di dedicare la sua vita, come una missione, alla medicina.

Lutto: il ricordo dell’amico Rinaldo Silva

«Ancora studente universitario -ha ricordato in queste ore l’amico Rinaldo Silva-, Francesco fu per un breve periodo consigliere comunale con la Democrazia cristiana. La politica lo appassionava, ma dopo quell’esperienza preferì concentrarsi sulla sua professione di medico, di cui è stato a lungo un validissimo interprete».

Lutto: il funerale sarà celebrato nella basilica San Giuseppe

Scamazzo lascia la moglie Donata, il fratello Vittorio e le sorelle. Il suo funerale sarà celebrato mercoledì 4 ottobre, alle 16.30, nella basilica San Giuseppe.