Seregno, l’ambulatorio di riabilitazione neuromotoria fiore all’occhiello dell’ospedale

L'attività afferisce alla struttura di riabilitazione neuromotoria del "Trabattoni-Ronzoni". Vi accedono pazienti adulti, con un danno delle vie motorie
Da sinistra, Silvia Premoselli e Claudia Righini

A 2 anni di distanza dall’avvio della sua attività, l’ambulatorio di riabilitazione neuromotoria è diventato uno dei fiori all’occhiello del presidio ospedaliero “Trabattoni-Ronzoni” di Seregno, centro di eccellenza a livello nazionale nel campo della riabilitazione specialistica.

Ospedale: un’opportunità per chi è colpito da ictus

L’ambulatorio è coordinato da Claudia Righini ed afferisce alla struttura di riabilitazione neuromotoria, diretta da Silvia Premoselli. Le sue finalità operative sono la valutazione ed il trattamento della spasticità nei pazienti adulti, che hanno sofferto un ictus cerebrale oppure un trauma cranico-encefalico, di cui il danno delle vie motorie è l’esito. Il trattamento avviene con un farmaco, denominato tossina botulinica, somministrato mediante inoculazione. I pazienti in un anno solare sono all’incirca una settantina.

Ospedale: le parole di Claudia Righini

«L’approccio con tossina botulinica -spiega Righiniè considerato la terapia più efficace. Permette un trattamento selettivo e mirato dei muscoli interessati dalla spasticità. Il trattamento, cui può essere abbinata una procedura riabilitativa, è ecomirato: è supportato, cioè, ecograficamente, per evitare che interessi vene ed arterie. Solitamente deve essere ripetuto nel tempo».