Seregno, il passaggio a livello di via Macallè fa discutere la politica: Rossi incalza Rfi, Trezzi lo sgrida

Il primo cittadino ha pubblicato i suoi scambi epistolari con l'ente ferroviario, con tema gli eccessivi tempi di attesa, ma il leghista lo ha accusato di semplice ricerca di visibilità
Il passaggio a livello di via Macallè

Come superare la problematica dei tempi di chiusura eccessivamente prolungati del passaggio a livello di via Macallè a Seregno un disagio per i residenti al Lazzaretto, quartiere che in alcuni momenti della giornata si trova di fatto spaccato in due? La domanda è tornata d’attualità in settimana nel mondo politico, dopo che il sindaco Alberto Rossi ha scelto di pubblicare i contenuti dei suoi scambi epistolari con Rfi, che proseguono da tempo, ma che finora non hanno garantito i risultati sperati.

Via Macallè: le argomentazione di Rfi

Le macchine in coda al passaggio a livello (foto dalla pagina di Facebook del sindaco Alberto Rossi)

«In alcune condizioni di traffico perturbato -ha scritto nel novembre scorso la vicedirezione generale operation, direzione operativa infrastrutture, direzione operativa infrastrutture territoriale Milano di Rfi-, può avvenire una prolungata sosta del treno in ingresso a Seregno, che non consente la completa liberazione del passaggio a livello e la conseguente riapertura delle barriere. In tali condizioni di circolazione, il passaggio a livello può rimanere chiuso per diversi minuti. Sono in atto delle soluzioni gestionali che permettono di ridurre l’impegno del treno sul passaggio a livello anche in condizioni prevedibili di perturbazione del traffico ferroviario, che saranno monitorate nei prossimi mesi. In conclusione, si evidenzia che la linea Seregno-Carnate è percorsa da soli treni merci, con un traffico di quattro treni al giorno. Pertanto, la chiusura dei passaggi a livello in oggetto ha una ridotta frequenza nell’arco della giornata».

Via Macallè: le puntualizzazioni del sindaco

Quest’ultima sottolineatura non è piaciuta al sindaco, che in dicembre ha replicato: «Vi chiedo con forza di non minimizzare quanto avviene in via Macallè a Seregno. Non dubito che siano solo quattro i treni in transito nella giornata in quel tratto stradale. Tuttavia, se quei treni circolano tutti negli orari di massimo transito dei pendolari (la mattina tra le 7 e le 9 ed il pomeriggio tra le 16 e le 18, per dire due fasce orarie) e ciascuno impegna il passaggio a livello per 40 o più minuti, noi blocchiamo la città per tre ore ed in momenti di particolare traffico».

Via Macallè: la tirata d’orecchie di Trezzi

Sul tema, si è espresso anche Edoardo Trezzi, segretario locale della Lega: «Bene che il sindaco si sia accorto di aver scritto, dal 2021 al 2023, ad un indirizzo mail di Rfi errato, ma ora non si prenda il merito di aver sollevato la questione che riguarda il Lazzaretto. I primi a farlo siamo stati noi della Lega, organizzando una riunione lo scorso 16 luglio, grazie all’interessamento del capogruppo regionale Alessandro Corbetta, con i tecnici di Rfi. Auspichiamo che i tecnici possano risolvere una questione annosa. L’unica certezza è la figuraccia del sindaco, che arriva con anni di ritardo, in cerca di nuova visibilità su un argomento molto sentito dai cittadini, dimostrando una disorganizzazione preoccupante».