Un interessantissimo meeting si è tenuto al Lions club Seregno Brianza, di cui è presidente Ambrogio Dell’Orto. Alessandro Fumagalli, laureato in scienze e tecnologie ambientali, osservatore e divulgatore dell’osservatorio astronomico di Sormano ha affrontato e spiegato il telescopio spaziale per l’astronomia a raggi infrarossi “James Webb Telescope”, lanciato il 25 dicembre 2021 dallo spazioporto di Arianespace a Kourou nella Guinea francese, trasportato in orbita solare da un razzo Ariane 5. Un telescopio frutto di 17 anni di lavoro attraverso una collaborazione internazionale tra la Nasa, l’Esa e la Csa. L’incontro è stato moderato da Dino Pezzella.
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Dopo aver spiegato il lungo iter della nascita del telescopio, Fumagalli, ha detto: ”Il telescopio più complesso mai costruito ha raggiunto la sua meta il 25 gennaio a 1.5 milioni di chilometri dalla terra, un punto gravitazionalmente speciale nello spazio conosciuto come il secondo punto di Lagrange, o L2. Una zona dello spazio ottimale per osservare nei prossimi decenni il cosmo profondo. Sarà operativo a partire da giugno, dopo un periodo di assestamento e calibrazione degli strumenti a bordo. L’osservatorio, costato 10 miliardi di dollari, potrebbe trascorrervi 20 o più anni, raccogliendo informazioni senza precedenti sull’universo mentre osserva lo spazio profondo”.
Con l’ausilio di slide Alessandro Fumagalli ha documentato che: “Che c’ una stella nell’occhio di Webb. I 18 specchi esagonali di James Webb sono sempre più vicini a lavorare come un unico grande telescopio, per osservare giovani stelle, galassie neonate e molto altro. Sono state completate con successo la seconda e la terza fase di allineamento dello specchio primario delle sette fasi necessarie per far lavorare i 18 specchi esagonali in berillio come un unico strumento. Con le operazioni successive, le immagini di James Webb dovrebbero essere sempre più nitide”.
Ha concluso affermando che: “Il primo risultato è stata l’immagine di una stella nella costellazione dell’Orsa Maggiore (Hd 84406) vista separatamente da tutti e 18 i segmenti dello specchio primario”.
Dino Pezzella del “gruppo astrofili Brianza” e anche socio Lions ha successivamente spiegato il progetto del nuovo osservatorio astronomico di Sormano, vincitore del finanziamento del programma di cooperazione Interring V-A Italia-Svizzera per valorizzare le strutture turistiche tra Lombardia e Canton Ticino, unitamente al gruppo astrofili di Lugano, il Politecnico di Milano, l’università dell’Insubria, l’osservatorio Campo dei Fiori di Varese, osservatorio Saint Barthélemy in Val d’Aosta.
Ideato dal gruppo astrofili Brianza con il comune di Sormano. Il progetto è stato accolto nel 2020 dall’Ue e ha vinto il bando di un milione 800 mila euro con lo scopo di creare una rete di cooperazione scientifica.
“I lavori iniziati lo scorso luglio sono in fase avanzata – ha aggiunto – è stata spianata una collina di 3 mila mq. sulla quale è in costruzione un edificio che sarà rivestito interamente di legno tanto da essere integrato con il paesaggio, e si trova a 200 metri da quello costruito nel 1987 che è un’eccellenza del territorio. Il nuovo osservatorio è composto da un seminterrato che ospiterà un dormitorio e un piano rialzato con un open space di 150 mq per incontri o convention. Alle due estremità della sala, da un lato ci sarà il planetario dove sarà possibile viaggiare nel sistema solare da utilizzare anche a fini didattici, mentre dall’altra ci sarà l’osservatorio con il telescopio”.